Lug 22, 2022
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Marina: la High North 22 si conclude con l’approdo di Nave Alliance a Tromsø

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Nave Alliance è approdata ieri, 21 luglio, nel porto norvegese di Tromsø, portando a termine così High North22, la sesta campagna di ricerca in Artico del programma della Marina Militare High North, riconosciuto Action 35 nell’ambito della UN decade of Ocean Science for Sustainable Development 2021-2030.

“La spedizione – spiega la Marina Militare nel suo comunicato stampa con cui dà notizia dell’evento – è durata 20 giorni in un ambiente per sua natura ostile ma al tempo stesso dinamico e fragile, tra le meraviglie artiche, i ghiacci e la continua presenza di mammiferi marini”.

Punto di forza di questa campagna è stata la presenza degli 8 giovani aspiranti idrografi, imbarcati in tirocinio formativo, tra ufficiali e sottufficiali della Marina Militare Italiana, personale di marine estere e studenti dell’Università di Genova che, a chiusura del corso specialistico-accademico riconosciuto internazionalmente di FIG/ IHO/ICA Hydrographic Surveyor hanno potuto effettuare il loro tirocinio pratico a bordo, arricchendosi di un bagaglio professionale e culturale senza paragoni e portando a termine la loro prima campagna idro-oceanografica.

Nave Alliance, unità polivalente di ricerca idro-oceanografica di proprietà del Center of Maritime Research Exploration della NATO (NATO STO-CMRE) e con bandiera ed un equipaggio di 47 marinai della Marina Militare, al comando del capitano di fregata Pasquale Perrina, e un team scientifico di 10 ricercatori, ha condotto le attività di ricerca per 2.700 miglia marine consentendo al team dell’Istituto Idrografico della Marina di spingersi fino al limite dei ghiacci, mappando oltre 3.100 chilometri quadrati di fondale inesplorato e raggiungendo la latitudine massima di 81°21.430’N nel settore settentrionale delle Isole Svalbard, si apprende in dettaglio.

Le attività di ricerca, con il coordinamento del Direttore Scientifico del programma High North, la Professoressa Roberta Ivaldi, e la guida del capo spedizione, capitano di fregata Maurizio Demarte, hanno portato all’acquisizione di dati geofisici marini volti a incrementare la conoscenza e lo studio degli oceani, caratterizzando senza soluzione di continuità dal satellite al fondo marino, passando per la colonna d’acqua in un unico 3D mapping integrato e multidisciplinare.

Sono stati acquisiti dati sui ghiacci, sulla colonna d’acqua, effettuati campionamenti del particolato sospeso in superficie per lo studio delle macro e microplastiche e sono state condotte osservazioni mirate al censimento di mammiferi marini e marine litter, che permetteranno di approfondire lo stato del nostro Oceano.

“Gli oceani sono risorsa, comunicazione, fonte di cibo, producono ossigeno, regolano il clima e dunque anche la nostra vita sulla terra. Ai giovani e alle generazioni future, dunque, il delicato compito e il dovere di esplorarlo e studiarlo, ma soprattutto di proteggerlo e sostenerlo, in linea con la visione della Decade del mare – THE SCIENCE WE NEED FOR THE OCEAN WE WANT”, conclude il comunicato.

Fonte e foto: Marina Militare

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Forze Armate