Un accordo tra la Marina Militare e la Sparkle per lo sviluppo di attività di ricerca e procedure operative condivise per migliorare la protezione delle infrastrutture di telecomunicazione sottomarine: la firma del protocollo di intesa è stata apposta l’11 luglio scorso, nel Salone dei Marmi di Palazzo Marina a Roma, si apprende da un comunicato stampa della stessa Forza Armata.
A siglare l’intesa il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Enrico Credendino, e l’amministratore delegato di Sparkle, dottoressa Elisabetta Romano alla presenza anche del Presidente di Sparkle, dott. Alessandro Pansa.
L’accordo formalizza la volontà di cooperare in un settore ritenuto strategico per lo sviluppo socioeconomico del Paese e prevede, tra l’altro, la creazione di procedure operative condivise e la possibilità di effettuare attività congiunte di ricognizione e di monitoraggio dei cavi sottomarini di proprietà Sparkle e delle aree limitrofe, si apprende.
È inoltre previsto il supporto cartografico da parte della Marina Militare per i fondali marini d’interesse, nonché l’assistenza in situazioni operative emergenziali. L’intesa permetterà, anche, di sviluppare attività di studio e ricerca ritenute di comune interesse tra le parti per il perseguimento dei rispettivi compiti d’istituto.
“La Marina Militare – ha dichiarato l’ammiraglio Credendino – è una delle costole fondamentali del cluster marittimo nazionale e opera quotidianamente a difesa e supporto di esso. Abbiamo le competenze e le professionalità per operare sott’acqua e oggi, grazie anche a Sparkle, inizia un percorso importante che dona la giusta attenzione al mondo subacqueo di un Paese marittimo come l’Italia, al centro del Mediterraneo e con 8.000 chilometri di coste”.
Nel sottolineare l’importanza di questo protocollo congiunto, la dottoressa Elisabetta Romano ha dichiarato: “Siamo orgogliosi e onorati di questa collaborazione prestigiosa con la Marina Militare che conferma il ruolo strategico delle infrastrutture digitali per lo sviluppo del Paese riconoscendo il contributo significativo di Sparkle”.
Approfondimenti (fonte Marina Militare):
Oltre il 97% della mole di dati che costituisce il flusso internet su cui si basa la nostra società viene trasmesso grazie a una fitta rete di cavi sottomarini. Tali infrastrutture critiche godono in gran parte dell’unica protezione garantita dalla profondità del mare in cui giacciono, protezione ormai evanescente grazie al progresso tecnologico che rende sempre più accessibili, e a costi decrescenti, gli abissi marini.
A Sparkle, che è tra i principali operatori a livello mondiale nel settore strategico dei cavi sottomarini, fanno capo un articolato insieme di reti e sistemi che costituiscono un’infrastruttura critica fondamentale per il regolare sviluppo socioeconomico del Paese.
Allo stesso tempo, la Marina Militare è l’unico soggetto istituzionale in grado di garantire il monitoraggio e la tutela della dimensione subacquea in cui insistono interessi vitali per il Paese, come, appunto, quelli residenti nelle cosiddette dorsali di comunicazione.
La convergenza di interessi verso la necessità di garantire un più efficace presidio e una maggiore tutela delle infrastrutture di comunicazione di interesse nazionale, ha portato alla stipula di un Protocollo d’Intesa.
Fonte e foto: Marina Militare