Mag 31, 2022
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Odescalchi 2022: presentata a Milano la disaster exercise transfrontaliera tra Varesotto e Svizzera

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Ha le caratteristiche di una disaster exercise, è internazionale e verrà condotta tra Italia e Svizzera. È la Odescalchi 2022, una esercitazione internazionale bilaterale di Protezione Civile che aveva avuto la sua prima edizione nel 2016 e che si ripeterà nel 2028.

La presentazione si è tenuta lo scorso 27 maggio a Palazzo Cusani, sede del Comando Militare Esercito (CME) Lombardia.

“L’esercitazione Odescalchi 2022 – ha spiegato il Generale di Corpo d’Armata Ignazio Gamba, al comando delle Truppe Alpine (COMALP) – scaturisce da accordi tra nazioni ed è destinata a dare prova di gestione delle emergenze e di supporto alla popolazione coinvolta in ambito transfrontaliero”.

La fase di condotta si svilupperà dal 13 al 18 giugno e interesserà infatti un’area transfrontaliera tra Italia e Svizzera.

Nel dettaglio, si è appreso dal Col Riccardo Renganeschi capoufficio del COCIM-CIMIC COMALP, verranno interessate la strada statale SS394 del Verbano Orientale, che costituisce un percorso di viabilità strategica per l’area dell’Alto Varesotto lungo il Lago Maggiore fino al Canton Ticino, in Svizzera, e la rete ferroviaria Gallarate – Luino – Bellinzona, su cui transitano circa 32 treni merci al giorno.

Una zona ad alto rischio di incendi, come nella realtà si è già verificato – è stato infatti ricordato il vasto fronte incendiario di febbraio sul Gambarogno, in zona Maccagno (VA) -, e di incidenti ferroviari, che potrebbero interessare l’adiacente strada statale SS394. L’esercitazione insisterà infatti su questo tipo di eventi, andando a testare le capacità dei due eserciti, italiano e svizzero, e della Protezione Civile regionale, provinciale e comunale, con l’azione dei Prefetti e dei Sindaci, per stimolare la risposta di gestione dell’emergenza e di sostegno alla popolazione interessata.

“Testare le nostre capacità e metterle in coordinamento – ha poi proseguito il Gen Gamba – significa coordinarsi con le Prefetture, per dare esito allo sviluppo concettuale che tradotto in termini operativi dà luogo a una esercitazione complessa, in un’area ad alto transito con una sola strada e una sola ferrovia strette tra il lago e i monti”.

“La Odescalchi nasce per allenare insieme le reciproche competenze – ha spiegato il Generale di Divisione Lucas Caduff, comandante della Territorialdivison3 dell’Esercito Svizzero – e per cooperare in materia di sicurezza ed emergenze: le frontiere, in questo momento, non sono importanti”.

“La grande sfida sarà sviluppare un linguaggio comune – ha affermato il viceprefetto di Varese Dott Fabio De Fanti, presente alla conferenza stampa in rappresentanza del prefetto Dott. Salvatore Rosario Pasquariello – tra i reparti dell’Esercito, i Vigili del Fuoco, la Regione Lombardia, i diversi Comuni della linea di confine; la Prefettura di Varese sarà pienamente coinvolta nell’evento”.

Il problema di un coordinamento dal punto di vista linguistico è stato sottolineato anche dal Direttore del servizio della Protezione Civile della Regione Lombardia, dott Alberto Angelo Alfredo Bruno: “All’omogeneità di territorio tra le province di Como e di Varese e il Canton Ticino corrisponde una unità linguistica, che è la lingua italiana; tuttavia nella Odescalchi 2016 abbiamo sperimentato il problema del significato dei termini e il coordinare queste differenze rappresenta una sfida da vincere in virtù di una perfetta cooperazione transfrontaliera”.

I lavori di presentazione sono stati conclusi dal Comandante Militare della Lombardia, il Generale Alfonso Miro, che ha evidenziato la necessità di conoscere a fondo sia le potenzialità che i gap: “Il coordinamento è fondamentale e lo dimostra la lunga pianificazione, dato che sono molti gli elementi coinvolti; un’esercitazione come questa rende possibile l’azione di aiuto in tempi brevi e va a costituire un sistema moltiplicatore di effetti positivi”.

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Foto: CME Lombardia

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Forze Armate