“Il contingente italiano della missione in Libano, su base Brigata Aeromobile Friuli, prosegue la campagna di aiuti che, attraverso donazioni di beni, di materiali e la realizzazione di specifici progetti, mira a supportare le fasce più deboli della popolazione”, fa sapere con una nota stampa lo stesso contingente italiano che guida il Sector West (SW) di UNIFIL.
In tale contesto, nel pieno rispetto delle misure di contenimento per il COVID, a Dayr Quanun An Nhar è stata inaugurata nei giorni scorsi dal Comandante del settore ovest del sud del Libano, Generale di Brigata Stefano Lagorio, e dal Sindaco della città, Adnan Kassir, la stazione di compostaggio dei rifiuti realizzata in supporto al settore igiene e sanità per la popolazione locale.
Il progetto, finanziato con fondi italiani, ha visto la realizzazione di un fabbricato leggero con struttura metallica adibito alla raccolta dei rifiuti e la fornitura di un compattatore, si apprende.
Nell’occasione il Sindaco ha voluto rimarcare il forte legame che si è instaurato tra la comunità di Dayr Quanun An Nhar e il contingente italiano e ha ringraziato l’Italia per l’aiuto che già da molti anni fornisce e continua a fornire alla comunità locale grazie al personale italiano della cellula Civil Military Cooperation (CIMIC) del Sector West, formata da militari dell’unità CIMIC di Motta di Livenza.
I militari italiani, oltre alle operazioni di controllo del territorio fondamentali per l’assolvimento della missione UNIFIL, sostengono la comunità libanese, pesantemente colpita dalla crisi, grazie al lavoro di coordinamento e organizzazione della cellula CIMIC del comando del settore ovest del sud del Libano.
Attualmente le forze del settore ovest di UNIFIL, al comando del Generale di Brigata Stefano Lagorio, sono costituite da oltre 1.000 Caschi Blu italiani e da peacekeeper provenienti da 14 nazioni (Italia compresa): Armenia, Bielorussia, Brunei Darussalam, Corea del Sud, Ghana, Irlanda, Kazakistan, Macedonia del Nord, Malesia, Malta, Polonia, Serbia, Slovenia, Tanzania e Ungheria, ricorda in conclusione la nota stampa.
Fonte e foto: SW UNIFIL