Il 19 marzo scorso 46 frequentatori del XX corso allievi ufficiali in ferma prefissata (AUFP) dell’Accademia Navale di Livorno hanno giurato fedeltà alla Repubblica, alla presenza del Capo di Stato maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, e del comandante delle scuole della Marina, l’ammiraglio di squadra Enrico Credendino.
“L’Accademia Navale, massimo Istituto della nostra struttura formativa, da vera e propria università del mare vi accompagnerà nel vostro processo di crescita e qui riceverete molto di più di quel che darete, la Marina sarà la vostra seconda famiglia”: l’ammiraglio Cavo Dragone ha iniziato così il suo discorso agli allievi ufficiali schierati per questa cerimonia svolta senza la presenza di parenti e amici più cari, nel pieno rispetto delle disposizioni governative in tema di prevenzione dalla diffusione del COVID-19.
“L’Accademia mette a vostra disposizione quanto di meglio ha in fatto di infrastrutture, di attività sportive, di tecnologia ma soprattutto mette a vostra disposizione un corpo insegnante di primissimo ordine che rappresenta il meglio che la Marina può offrire nel campo della formazione – ha continuato l’ammiraglio, per poi spiegare – perché il mare per l’Italia è fondamentale. Siamo una nazione di trasformazione, importiamo materie prime ed esportiamo prodotti finiti, siamo vincolati al mare per tutto quello che riguarda l’approvvigionamento energetico e per proteggere la nostra sicurezza, tenore di vita, civiltà e modo di pensare”.
La Marina in questo periodo, complicato dalla pandemia, ha studiato dei protocolli sanitari strettissimi, innovativi ed efficaci che hanno permesso, per esempio, alla portaerei Cavour di essere proprio in queste settimane davanti alle coste americane per acquisire la qualifica all’impiego degli F-35B, gli aerei da combattimento di 5^ generazione.
“Questo è il paradigma fondamentale – ha concluso il Capo di Stato Maggiore della Marina – quando nasce una crisi dobbiamo trasformarla in sfida e trovare il successo. Proseguite la vostra carriera con questa mentalità!”
Con la formula del giuramento, recitata dal Comandante dell’Accademia Navale, contrammiraglio Flavio Biaggi, i 46 allievi ufficiali sono entrati così a far parte ufficialmente della grande famiglia della Marina Militare.
Approfondimenti (fonte Marina Militare):
Accademia Navale di Livorno
L’Accademia Navale di Livorno, che quest’anno compie i 140 anni dalla sua Fondazione, forma dal 1881 tutti gli Ufficiali della Marina, la classe dirigente della Forza Armata, coltivando ed esaltando il complesso delle qualità̀ morali, di carattere e professionali che devono essere parte integrante di ogni militare ma, prima di tutto, di ogni Ufficiale di Marina.
Attraverso un programma didattico-formativo, all’insegna delle tradizioni marinare, i giovani frequentatori acquisiscono le competenze e la professionalità per affrontare i futuri incarichi al servizio della Patria. Lavoro di squadra, spirito di equipaggio e senso di responsabilità, individuale e collettiva, sono i valori che gli allievi sviluppano e coltivano quotidianamente. I percorsi di selezione e di formazione sono impegnativi ed estremamente selettivi. Sono necessarie qualità come motivazione, dedizione, spirito di sacrificio, capacità di applicazione, resistenza fisica e mentale.
In Accademia una squadra affiatata ed esperta di formatori e istruttori segue con passione ed entusiasmo la selezione, l’istruzione e l’educazione dei giovani allievi affinché assimilino i più alti valori morali e principi etici della Marina Militare e diventino dei leader capaci di guidare i propri uomini con l’esempio e la professionalità, secondo le più alte tradizioni della Forza Armata.
Gli hashtag per parlarne sui social: #MarinaMilitare #ProfessionistiDelMare #UnMarediOpportunità #NoiSiamolaMarina
Fonte e foto: Marina Militare