“Con 21.383 voti il giardino all’interno del Centro Ospedaliero è 2° classificato tra i Luoghi del Cuore pugliesi, il 2° nella speciale classifica nazionale sui luoghi storici della Salute e il 1° sito nazionale militare”, si apprende da una nota stampa di venerdì scorso della Marina Militare.
I Giardini del Centro Ospedaliero Militare di Taranto hanno partecipato al censimento dei Luoghi del Cuore del Fondo Ambiente Italiano (FAI) da non dimenticare per l’anno 2020, riscontrando il favore di 21.383 italiani che hanno espresso la preferenza sul sito del FAI.
Le numerose preferenze registrate hanno fatto sì che il sito raggiungesse la 12^ posizione nella classifica generale, la 2^ in quella regionale pugliese e la 2^ nella speciale classifica sui Luoghi della salute. Tra i siti inseriti in insediamenti militari, si apprende in dettaglio dalla Marina, i giardini del Centro Ospedaliero sono stati i preferiti a livello nazionale.
“Si protegge ciò che si ama e si ama ciò che si conosce” è lo slogan del FAI che da sempre la Marina Militare condivide nel rispetto e la tutela dell’ambiente, non solo quello marino, con la valorizzazione dei beni che custodisce.
Approfondimenti (fonte Marina Militare):
La storia del Centro Ospedaliero Militare di Taranto è parte integrante della storia sanitaria della città, strettamente collegata, a sua volta, alla storia della Marina.
Costruito tra il 1890 e il 1913, fu inaugurato il 27 luglio 1906 nel corso della visita a Taranto del Re d’Italia, in concomitanza con i festeggiamenti per l’apertura dell’Arsenale Militare.
A decorrere dal 1° luglio 2006, l’Ospedale è riconfigurato in Centro Ospedaliero Militare, a connotazione interforze, favorendo l’innesto di nuove professionalità di altre Forze Armate.
Il centro ospedaliero è da sempre vicino alla collettività tarantina e pugliese offrendo il proprio supporto in molti ambiti, ad esempio i trattamenti di ossigeno-terapia iperbarica sia di emergenza che in elezione e ora, per far fronte alla pandemia, con l’apertura di un reparto per il ricovero di pazienti COVID.
Fonte e foto: Marina Militare