Ha avuto luogo a Camp Arena, sede del Train Advise Assist Command West (TAAC-West), Comando NATO a guida italiana della missione in Afghanistan Resolute Support (RS), la cerimonia di avvicendamento tra il personale della 132^ Brigata corazzata Ariete, al comando del Generale di Brigata Enrico Barduani, e il subentrante della Brigata alpina Julia, al comando del Generale di Brigata Alberto Vezzoli.
La cerimonia di cambio – che è avvenuta ieri, 11 agosto., e che “si è svolta in forma ridotta, nel rispetto delle misure anti-covid”, come spiega il comunicato stampa del TAAC-West che ne dà notizia – ha preso parte il Comandante di RS, Generale (USA) Austin Scott Miller.
Nel suo intervento, si apprende, iI Comandante di RS ha espresso soddisfazione per l’eccellente lavoro svolto dal contingente italiano e ha elogiato il Generale Barduani e tutti i militari della Brigata Ariete per gli ottimi risultati ottenuti in questi otto mesi nelle attività di addestramento, consulenza e assistenza in favore delle istituzioni e delle forze di sicurezza afgane e per le numerose iniziative di cooperazione civile-militare condotte a sostegno della popolazione locale.
Nel ripercorrere i momenti salienti del mandato dell’Ariete in Afghanistan, “durante il quale, il 29 febbraio scorso, è stato raggiunto lo storico accordo di Doha, tra Stati Uniti d’America e talebani, per il graduale disimpegno dal paese delle truppe della coalizione internazionale”, ricorda il comunicato, il Generale Miller ha affermato: “questa è una missione complessa e quello che posso dire dell’Italia è che è una Nazione amica che fornisce un costante impegno nel supportare la missione”.
Contestualmente, è avvenuto l’avvicendamento alla guida della Task Force Arena, unità che garantisce supporto operativo e logistico al TAAC-WEST, tra l’11° Reggimento Bersaglieri di Orcenico Superiore (Pordenone), al comando del Colonnello Lorenzo Puglisi, e l’8° Reggimento alpini di Venzone (Udine), al comando del Colonnello Franco Del Favero.
“Ragguardevole il numero di attività che gli advisor della Brigata Ariete hanno sviluppato, da dicembre 2019, in favore delle forze di sicurezza afgane, in particolare del 207° Corpo d’armata dell’Esercito afgano e dei Comandi Provinciali di Polizia. Impegno che non ha subito rallentamenti, con l’avvento del covid, ma è stato anzi ulteriormente rafforzato facendo ampio ricorso ai sistemi tecnologici di comunicazione”, si legge dal comunicato del TAAC-West.
Quasi 1.500 sono state le attività di consulenza svolte presso Camp Arena, convocando la controparte, 91 le attività condotte a domicilio presso i reparti afgani e oltre 5.000 i virtual engagement. Sono stati inoltre realizzati 33 corsi, ispirati prevalentemente al principio del train the trainer (formazione degli istruttori), per un totale di circa 300 tra militari e poliziotti formati, su materie quali counter IED, intelligence, map reading e self defence, si apprende.
Oltre a ciò, sono stati organizzati 66 incontri (shure) a vario livello su temi inerenti la sicurezza, la logistica e l’efficienza dei reparti afgani che hanno consentito di migliorare e rendere più credibile ed efficace l’operato delle istituzioni e degli apparati di difesa locali.
Intenso è stato anche l’impegno sul fronte della cooperazione civile-militare (CIMIC), con la realizzazione di ben dieci progetti che hanno consentito di mantenere gli ottimi rapporti con la popolazione locale e hanno contribuito a migliorare le condizioni di vita della società afgana. Dalla ristrutturazione del Comando di Polizia di Guzarah ai lavori di sistemazione dell’orfanatrofio femminile di Herat, dalla costruzione di un pozzo artesiano nel villaggio di Mahala Dash alle numerose donazioni di generi alimentari, attrezzature e materiale sanitario, il contingente dell’Ariete ha continuato a dimostrare la propria vicinanza alla comunità afgana, impegnata nel difficile percorso di costruzione di un futuro solido e prospero.
La missione NATO Resolute Support, ricorda il TAAC-West, è composta da militari di 39 nazioni, con l’obiettivo di contribuire all’addestramento, all’assistenza e alla consulenza in favore delle istituzioni e delle forze di sicurezza afgane, al fine di renderle autosufficienti e in grado di provvedere autonomamente alla salvaguardia del paese e dei propri cittadini.
Il contributo italiano, espresso con personale e mezzi di Esercito, Aeronautica, Marina e Carabinieri, ha consentito finora alla regione ovest dell’Afghanistan di raggiungere standard di sicurezza e sviluppo tra i più elevati nel paese, conclude il comunicato.
Fonte e foto: TAAC-W RS