Nell’ambito della missione in Kosovo, si è svolta dal 9 al 10 luglio scorso l’esercitazione congiunta tra il Multinational Battle Group West (MNBG-W), le unità della Kosovo Force (KFOR) a guida italiana e il Kosovo Tactical Reserve Battalion (KTRBN), unità costituente la riserva tattica schierata in Kosovo dalla NATO.
Lo rende noto lo stesso MNBG-W con un comunicato stampa del 10 luglio.
L’esercitazione aveva lo scopo di addestrare le unità alla gestione di eventi critici, si apprende, mantenendo elevata la loro capacità operativa, al fine di garantire una risposta efficace al verificarsi di eventi suscettibili di minacciare la stabilità, la sicurezza e la libertà di movimento nell’area di operazioni.
È stato simulato uno scenario di mobilitazione popolare, nel quale le forze esercitate hanno dovuto fronteggiare una vera e propria escalation di disordini. Nel corso dell’esercitazione, oltre alle unità antisommossa, sono state impiegate unità del Genio per la rimozione di sbarramenti, nonché un nucleo di Artificieri destinato al controllo e alla bonifica di ordigni esplosivi.
Nell’esercitazione sono stati impiegati 253 soldati KFOR di nazionalità italiana, austriaca, moldava, ungherese, slovena e croata; 32 veicoli ruotati; un carro apripista; due elicotteri multiruolo; assetti sanitari, oltre a unità di polizia militare e forze di polizia locale.
Nel corso dell’esercitazione è stata testata la rapidità di immissione delle forze nell’area interessata all’esercitazione; l’integrazione della riserva tattica nel dispositivo del MNBG-W, nonché la capacità di comando e controllo da parte dello staff del MNBG-W.
Attualmente costituito su base 24° Reggimento artiglieria terrestre Peloritani, con una forza di circa 700 militari di cui 250 italiani, il MNBG-W è schierato nel settore occidentale del Kosovo, con il compito di garantire lo svolgimento di un’azione di presenza e deterrenza finalizzata a mantenere un ambiente sicuro e a contribuire al consolidamento della pace, conclude il comunicato.
Fonte e foto: MNBG-W KFOR