Nelle scorse settimane si è svolta la fase esecutiva del programma NATO Defence Education Enhancement Programme (DEEP) Tunisia, teso a potenziare le capacità formative nazionali tunisine, su specifiche materie d’insegnamento a carattere militare, si apprende da un comunicato stampa del 9 maggio del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito.
In tale contesto il Centro Studi Post Conflict Operations (CSPCO) del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito ha fornito un supporto formativo al Tunisian War College (TNWC).
Un nucleo di formatori, composto da tre esperti della materia appartenenti al CSPCO, è stato inviato in Tunisia per lo sviluppo di un seminario orientativo sulla “Stabilizzazione e Ricostruzione”, quale elemento didattico cardine del modulo “Gestione delle Crisi”, nell’ambito del programma didattico annuale della Scuola Superiore di Guerra della Tunisia, istituzione di alta istruzione militare destinata a formare gli ufficiali superiori delle Forze Armate locali.
In particolare, si apprende, il seminario ha posto l’accento sulla complessità degli attuali scenari di crisi internazionali, evidenziando la necessità di operare utilizzando un approccio sempre più integrato tra tutti i vari attori coinvolti, razionalizzando adeguatamente le risorse disponibili.
L’uditorio, composto da 70 Ufficiali Tunisini e 15 provenienti da altri paesi (Arabia Saudita, Qatar, Marocco, Mauritania, Niger, Mali, Chad, Gabon, Costa d’Avorio, Benin, Camerun e Repubblica Centrale dell’Africa), si è rivelato estremamente interessato agli argomenti trattati, partecipando in modo interattivo sia durante i periodi di lezione frontale sia nei momenti dedicati alla discussione.
Al termine dell’attività, la controparte tunisina ha manifestato il proprio vivo apprezzamento nei confronti del contributo didattico fornito dal CSPCO, chiedendo alla NATO di reiterare l’attività anche nel prossimo anno accademico e auspicando, per il futuro, una più stretta collaborazione tra i due enti, conclude il comunicato.
Fonte e foto: Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito