“I militari italiani della missione in Kosovo KFOR si addestrano per essere pronti a intervenire in tutto il paese per prevenire qualsiasi situazione che possa compromettere la sicurezza e la libertà di movimento”, rende noto un comunicato stampa del Multinational Battle Group – West (MNBG-W) di ieri, 5 aprile.
In dettaglio si apprende, nella municipalità di Dragaš/Dragash, territorio situato nella parte più a sud del Kosovo, i militari italiani dell’MNBG-W hanno condotto una esercitazione di schieramento rapido mediante l’utilizzo di elicotteri, denominata Southern Dragon.
Scopo dell’attività è stato quello di incrementare il livello di addestramento e di interoperabilità tra le unità militari delle diverse nazioni partecipanti alla missione in Kosovo, consolidare la capacità a operare in aree boschive e in ambiente notturno.
L’esercitazione, spiega il comunicato, ha visto coinvolta la compagnia di manovra italiana, enucleata dall’8° reggimento Artiglieria terrestre Pasubio, con il supporto di due elicotteri Mi-8 del contingente croato, di un team per la bonifica di ordigni esplosivi (Explosive Ordnance Disposal – EOD) del contingente moldavo, di un team sanitario sloveno e di due nuclei di Military Police dei Carabinieri.
Il coordinamento delle unità impiegate e la gestione delle operazioni sono stati garantiti dal Tactical Operations Center (TOC) nella base di Camp Villaggio Italia a Peč/Pejë.
Nel contesto dell’esercitazione è stato supposto un intervento rapido da realizzare a seguito della segnalazione di presenza di probabili elementi ostili in un caseggiato situato in un’area boschiva. La compagnia è stata attivata e infiltrata in breve tempo, nel luogo identificato, mediante l’impiego degli elicotteri.
La pianificazione speditiva dell’azione è avvenuta sul posto con la tecnica del Rehearsal of Concept (ROC) Drill.
Con il ROC Drill il Comandante dell’unità espone ai suoi subordinati le fasi dell’esecuzione del piano per sincronizzare i tempi e le modalità dell’azione. A tal fine viene riprodotta, con mezzi di circostanza, la zona interessata all’operazione evidenziando gli elementi caratteristici del terreno e gli ostacoli. L’intervento è avvenuto nel corso della notte per potenziare le capacità di azione tramite l’impiego di sistemi a intensificazione di luce per la visione notturna.
“L’esercitazione Southern Dragon si inquadra nell’ambito delle attività addestrative congiunte, volte a rafforzare l’amalgama e consentire l’interoperabilità tra le componenti militari delle diverse nazioni contribuenti all’Operazione, al fine di garantire una pronta ed efficace risposta in caso di necessità”, conclude il MNBG-W.
Fonte e foto: MNBG-W KFOR