Feb 28, 2019
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Sector West (SW) UNIFIL: esercitazione congiunta Blue Hammer 2 tra caschi blu italiani e militari libanesi

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“I militari italiani della Joint Task Force Lebanon (JTF-L) hanno condotto, nel training hub di Chawakeer (Tiro) con le Forze Armate Libanesi, l’esercitazione congiunta Blue Hammer 2, ha fatto sapere oggi, 28 febbraio, lo stato maggiore della Difesa.

Obiettivo dell’esercitazione era incrementare il livello addestrativo e l’amalgama delle unità appartenenti alle Lebanese Armed Forces (LAF), implementare la cooperazione con le unità alle dipendenze del Sector West (SW) di UNIFIL e raggiungere il corretto modus operandi nella ricerca continua di un addestramento finalizzato alla piena implementazione della risoluzione 1701/2006 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Il centro addestrativo, inaugurato nel mese di febbraio e ridenominato per l’occasione Training area Garibaldi, appartiene al 54° battaglione Carri della 5ª Brigata libanese e ha fatto da cornice a un’esercitazione concepita, pianificata e condotta dalle LAF, in stretto coordinamento con il SW di UNIFIL.

Per tale scopo e per la formazione a domicilio, nel recente periodo, l’area è stata suddivisa in cinque training box, concepiti rispettivamente per l’addestramento individuale al combattimento (AIC), il Circuito Addestrativo Ginnico Sportivo Militare (CAGSM), il Metodo di Combattimento Militare (MCM), il Close Quarter Battle (CQB) e l’addestramento a fuoco con armi portatili, si apprende.

L’esercitazione si è svolta alla presenza delle più alte cariche militari e civili dell’area, tra i quali i Comandanti della 5ª e 7ª Brigata delle LAF, unità dislocate rispettivamente nel Sector West e nel Sector East di UNIFIL, del South Litani Sector (SLS) e delle LAF Intelligence, nonché del Prefetto, il Sindaco ed il Console Onorario d’Italia della città di Tiro,

“La Blue Hammer 2 ha rappresentato la sintesi di un intenso ciclo formativo congiunto – spiega la Difesa nel comunicato stampa – incominciato nel novembre dello scorso anno ed è stata ideata principalmente sulla base dei corsi svolti di Study of Mission, Patrol Formation, Observation Post, Fighting In Built-Up Areas (FIBUA) e CQB. In tale contesto, circa 120 militari tra LAF e personale istruttore di ITALBATT, la Task Force di manovra a guida italiana, su base reggimento Cavalleggeri Guide (19°), hanno dato vita alla prima esercitazione sviluppata in una base militare libanese”.

Nello specifico l’attività è stata suddivisa in quattro fasi: AIC, applicazione delle tecniche di base di autodifesa e MCM; superamento di un percorso a ostacoli (CAGSM); attività tattica di combattimento in ambiente urbano (CQB) con l’impiego di assetti Explosive Detection Dog (EDD) e di soccorso medico e l’utilizzo di sistemi di simulazione al tiro in uso all’Esercito Italiano; attività dinamica a fuoco, con munizionamento ordinario e forze avversarie rappresentate da sagome, durante la quale la Quick Reaction Force (QRF) libanese e la Battalion Mobile Reserve (BMR) di ITALBATT hanno garantito la sicurezza areale e il supporto immediato per tutta la durata dell’intervento.

La Blue Hammer 2 ha rappresentato anche un momento di incontro e di confronto per i Comandanti delle Forze di Sicurezza libanesi a tutti i livelli, che hanno colto l’occasione per riunirsi al termine dell’attività con i Comandanti di SW e di ITALBATT, al fine di definire le attività addestrative e operative future volte al raggiungimento della Full Operational Capability delle unità delle LAF schierate nel Libano del Sud.

Fonte e foto: PI SMD

 

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Forze Armate · Libano