Si è concluso il ciclo di addestramento organizzato per gli Allievi Marescialli del XXI corso Esempio, che dall’11 al 13 febbraio 2019 hanno svolto esercitazioni di tiro, orienteering e lezioni di metodo di combattimento militare (MCM).
Lo rende noto la Scuola Sottufficiali dell’Esercito con un comunicato stampa del 13 febbraio.
L’addestramento al tiro, si apprende, ha avuto luogo nel poligono di Pian di Spille: in questa fase sono state svolte lezioni di tiro con arma individuale di tipo statico e dinamico finalizzate all’acquisizione, anche nell’ambito della coppia, della capacità di intervenire rapidamente ed efficacemente in condizioni di stress fisico.
Peculiare il raggiungimento di importanti obiettivi addestrativi, quali l’incremento della capacità di impiego dell’arma in dotazione, l’acquisizione di sempre maggior precisione nel tiro, il miglioramento della capacità di assumere le corrette posizioni durante l’esecuzione delle azioni di fuoco, il perfezionamento delle capacità di coordinamento nell’ambito della coppia di tiratori.
Sui Monti Cimini, nel Viterbese, si è svolta l’esercitazione di orienteering. Dopo l’iniziale preparazione topografica gli Allievi, suddivisi in team, hanno iniziato l’attività lungo un percorso di circa 10 chilometri, nell’area compresa tra Poggio Nibbio e Monte Venere: muniti di bussola e carta topografica, hanno proceduto alle determinazioni topografiche necessarie per il riconoscimento degli itinerari durante la navigazione in ambiente montano e boschivo.
Proseguono, inoltre, le lezioni di “Metodo di Combattimento Militare” (MCM), disciplina avviata in fase basica nel primo anno accademico presso la Scuola Sottufficiali dell’Esercito. L’MCM è un sistema di combattimento a distanza ravvicinata che risponde alle peculiari esigenze operative militari. Questa disciplina è stata studiata al fine di garantire al militare, completamente equipaggiato, la sopravvivenza sul campo di battaglia, senza l’impiego delle armi da fuoco. Le lezioni offrono ai futuri Istruttori una formazione completa, sia sulle discipline da combattimento che sui traumi e sulla psicologia del combattente.
Le attività, coordinate dal Tenente Colonnello Michelangelo Genchi, Comandante del Battaglione Allievi Marescialli, si sono svolte nell’ambito di una adeguata cornice di sicurezza garantita dal personale della linea di comando, costituita da Ufficiali e Marescialli provenienti dai reparti operativi dell’Esercito Italiano, e dagli assetti logistici (trasporti e sanità) forniti dal Reparto Supporti dell’Istituto di formazione militare viterbese.
La Scuola Sottufficiali dell’Esercito ha il compito di formare Marescialli Comandanti di plotone e Marescialli con specializzazione “Sanità”. L’iter formativo si sviluppa coniugando una didattica di livello universitario con un’intensa attività ginnico-sportiva unitamente a un impegnativo programma di attività militari, teoriche e pratiche, svolte in sede, in aree e strutture addestrative sul territorio nazionale, conclude il comunicato.
Fonte e foto: Scuola Sottufficiali dell’Esercito