Si è tenuta l’11 dicembre scorso, nella base Camp Villaggio Italia di Peć/Peja, in Kosovo, la cerimonia del passaggio di consegne tra il 5° reggimento Alpini di Vipiteno, Bolzano, e l’8° reggimento Artiglieria Terrestre Pasubio di Persano, Salerno, che subentra duqnue alla guida del Multinational Battle Group West (MNBG-W) della missione in Kosovo, unità multinazionale a guida italiana composta da militari italiani, sloveni, austriaci e moldavi, garante della sicurezza nel settore occidentale del Paese.
Lo ha reso noto con un comunicato stampa lo stesso MNBG-W.
Durante i sei mesi di mandato, il personale italiano del 5° Alpini ha svolto numerose attività operative in tutto il territorio del Kosovo, esercitazioni in contesto multinazionale e attività CIMIC (Civilian Military Cooperation) destinate a garantire un diretto e immediato sostegno alla popolazione locale.
Tra queste ultime attività meritano senz’altro di essere ricordate la donazione di un’incubatrice, in favore del reparto di neonatologia dell’Ospedale Civile di Peć/Peja, e le numerose iniziative volte a sostegno di alcuni istituti scolastici, come donazioni di materiale ed equipaggiamento e alcuni interventi di bonifica sanitaria messi a punto da personale specializzato del contingente italiano in Kosovo.
La vicinanza tra i militari italiani e gli istituti scolastici è stata rimarcata dalla partecipazione di tre scolaresche alla cerimonia del cambio di comando, con gli alunni che hanno sventolato il Tricolore italiano nella durata della cerimonia militare.
Un altro ambizioso progetto CIMIC ha permesso di valorizzare le particolari caratteristiche tipiche di un reggimento alpino, scrive il MNBG-W: “grazie a qualificati istruttori, è stato infatti possibile condurre un addestramento in favore delle KSF e della Peć/Peja Mountain Rescue Team, mirato ad accrescere le capacità di queste organizzazioni nelle tecniche e procedure tipiche del soccorso alpino”.
Il col Ruggero Cucchini, Comandante uscente del MNBG-W, ha voluto ringraziare tutto il personale alle sue dipendenze per gli ottimi risultati ottenuti in questi sei mesi di attività. Scrive il MNBG-W: “nonostante la difficoltà legata alla distanza dai propri cari, i militari del 5° Alpini hanno operato con dedizione e professionalità, assolvendo tutti i compiti a loro affidati dal comando superiore della missione KFOR, missione a guida NATO sotto egida ONU con il compito di garantire sicurezza e libertà di movimento all’interno del Paese”.
Presente alla cerimonia anche il Comandante di KFOR, gen Lorenzo D’Addario, che ha ringraziato a sua volta i militari del 5° Alpini per l’importante contributo al progresso della missione e ha rivolto i migliori auguri per il mandato al personale del 8° reggimento Artiglieria Terrestre Pasubio, comandato dal col Gianfranco Di Marco.
Le bandiere del 5° Alpini e dell’8° Pasubio si incrociano quindi ancora una volta nel corso della storia: i due reggimenti, ricorda il comunicato stampa, “operarono fianco a fianco già nel gennaio del 1943 in terra di Russia, e assieme forzarono la sacca di Nikolaevka, scrivendo delle epiche pagine di storia dell’Esercito Italiano”.
Il contesto oggi è decisamente cambiato, ma sono rimasti immutati l’impegno e la dedizione con cui gli uomini e le donne di questi due reggimenti – e di tutti i reparti delle Forze Armate Italiane – svolgono le proprie mansioni, tanto in territorio nazionale quanto all’estero, conlcude il MNBG-W.
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Fonte e foto: MNBG-W