“Si è conclusa l’attività di formazione esperienziale condotta nei giorni 12, 13 e 20 ottobre dal personale specializzato della Sub Agenzia di Sociopsicologia e Comunicazione della Scuola Sottufficiali dell’Esercito con gli Allievi Marescialli del XXI corso Esempio”, scrive la stessa Scuola in un comunicato stampa del 22 ottobre.
La formazione esperienziale, spiega la Scuola Sottufficiali, rappresenta un “percorso formativo in cui i partecipanti, affrontando compiti e situazioni impreviste, vivono esperienze di apprendimento emotivamente coinvolgenti ed esprimono comportamenti che costituiscono, in un secondo momento, oggetto di un’attenta riflessione (utilizzo dell’esperienza)”.
Si tratta di una metodologia formativa adatta alle organizzazioni che devono conseguire obiettivi sfidanti, in cui è di fondamentale importanza la consapevolezza e lo sviluppo di determinati comportamenti organizzativi.
Queta metodologia è basata sul principio dell’apprendimento esperienziale ove le esperienze sono seguite dalla riflessione, dall’analisi critica e dalla sintesi.
“Il processo di apprendimento che deriva dall’esperienza – prosegue la Scuola – implica una mobilitazione di abilità di base importanti, quali l’elaborazione degli insiemi di informazioni fornite e la trasformazione delle stesse in conoscenza.
L’apprendimento viene raggiunto mediante la riflessione in merito ad un’esperienza vissuta, la partecipazione diretta e le scoperte vissute in prima persona. L’inerente consapevolezza conduce allo sviluppo personale e ciò implica un cambiamento comportamentale o cognitivo voluto e non imposto o richiesto”.
Nel mondo della formazione esperienziale, il team building rappresenta un “eccellente strumento che consente un apprendimento immediato ed efficace, capace di generare nei partecipanti un ricordo forte e indelebile.
Le attività outdoor risultano particolarmente efficaci in quanto, in una situazione decontestualizzata per ambiente, ruoli e contenuti, facilitano l’emergere dei comportamenti di interesse attraverso l’utilizzo di simulazioni”.
Fonte e foto: Scuola Sottufficiali dell’Esercito