Stavano svolgendo una attività di ricognizione, propedeutica all’imminente condotta dell’esercitazione Trident Juncture 2018 (TRJE18) in Norvegia, i sette militari, tutti Paracadutisti del 187°, coinvolti in un incidente stradale nel paese scandinavo.
Ieri mattina, 5 ottobre, “nei pressi di Valldal, nel nord della Norvegia – scrive lo stato maggiore della Difesa (SMD) in un comunicato stampa – un veicolo militare, durante un’attività di ricognizione, è uscito di strada ribaltandosi a causa del ghiaccio presente sul manto stradale. A bordo vi erano sette militari, che sono rimasti lievemente feriti: quattro sono stati medicati sul posto, mentre per gli altri tre è stato necessario il ricovero presso l’ospedale civile di Trondheim per ulteriori accertamenti. Al momento [5 ottobre], solo uno di loro è stato trattenuto in osservazione, ma, comunque, hanno tutti avuto la possibilità di contattare i familiari in Italia per rincuorarli personalmente circa le loro condizioni di salute”.
L’ultimo aggiornamento odierno da fonte istituzionale riferisce che dei sette militari coinvolti nell’incidente, uno solo al momento risulta ancora sotto osservazione, addirittura in fase di dimissioni dall’ospedale di Trondheim, dove è stato ricoverato ieri dopo l’incidente. Da fonti proprie, a completamento dell’informazione, sembra aver riportato “fratture un po’ più serie”.
”Da alcuni giorni, in Norvegia – scrive SMD – è in atto la più importante esercitazione della NATO, la Trident Juncture 2018, che, oltre a essere un momento di addestramento fondamentale per mantenere e incrementare l’interoperabilità tra i 28 Paesi membri dell’Alleanza Atlantica, costituisce un’occasione unica per rafforzare la coesione e la solidarietà, nonché per dimostrare l’alto livello di preparazione e la prontezza di reazione ad eventuali minacce di tipo convenzionale”.
La TRJE18, diretta dal Comandante NATO del Joint Force Command di Napoli, coinvolge oltre 40.000 militari provenienti da tutti i Paesi NATO e da alcuni Paesi partner e si protrarrà fino alla fine di novembre.
Le Forze Armate Italiane hanno un ruolo di primaria importanza, essendo responsabili per tutto il 2018, attraverso il Comando del Corpo d’Armata di Reazione Rapida di Solbiate Olona (NRDC-ITA), della NATO Response Force (NRF), complesso di forze in prontezza operativa costituito da diverse componenti (terrestre, marittima, aerea e di forze speciali).
Inoltre, conclude il comunciato della Difesa, partecipano anche 1.200 militari su base 132^ brigata Ariete, rinforzata con il 187° reggimento Paracadutisti Folgore, che costituisce la Very High Readness Joint Task Force (VJTF), unità a elevatissima prontezza operativa della NATO, la cui responsabilità è a rotazione annuale tra i Paesi membri.
Fonte: PI SMD; fonti proprie
Foto: NATO ACT, Esercito Italiano