Il Ministro della Difesa, on Elisabetta Trenta, e il Capo di Stato Maggiore della Difesa (CaSMD), gen Claudio Graziano, hanno fatto visita al contingente italiano in Kosovo nella giornata del 18 settembre, ha fatto sapere il Multinational Battle Group West (MNBG-W), inquadrato nella NATO Kosovo Force (KFOR), con un comunicato stampa di ieri, 19 settembre.
Il ministro Trenta, si apprende, è stata accolta dal Comandante di KFOR, Generale di Divisione Salvatore Cuoci, con il quale, nell’ambito di una riunione, ha discusso dell’attuale situazione del Paese e della Regione balcanica.
Subito dopo ha avuto modo di incontrare il Presidente del Kosovo, Hahim Thaci, e il Primo Ministro, Ramush Haradinaj: in occasione di queste visite alle più alte cariche istituzionali kosovare, il Ministro ha siglato un Memorandum of Understanding che sancisce una collaborazione tra Forze Armate Italiane e Forze di Sicurezza del Kosovo.
A conclusione della mattinata nella capitale, il ministro Trenta ha incontrato i militari italiani della base Camp Film City, sede del quartier generale di KFOR.
Dopo l’indirizzo di saluto del gen Cuoci, hanno preso la parola prima il Capo di Stato Maggiore della Difesa e successivamente il Ministro.
Nei loro discorsi, entrambi hanno sottolineato come l’impegno dei militari italiani sia internazionalmente riconosciuto e apprezzato e hanno ringraziato gli stessi per la professionalità e la dedizione con cui svolgono quotidianamente il loro lavoro dando lustro alle Forze Armate e all’Italia in un contesto multinazionale.
Nel pomeriggio il ministro Trenta, accompagnata dal gen Graziano, ha salutato il personale del MNBG-W, unità multinazionale a guida italiana composta da italiani, sloveni, austriaci e moldavi, di competenza nel settore occidentale del Kosovo, nella base Camp Villaggio Italia a Peć/Peja.
Il gen Graziano ha voluto ricordare l’impegno delle Forze Armate Italiane in teatro “sin dall’ingresso in Kosovo nel 1999, e tutta la strada che è stata percorsa da allora, perché grazie al vostro impegno questa zona come tante altre hanno una possibilità per il futuro”.
Anche il ministro Trenta ha evidenziato come l’operazione KFOR sia un importante elemento di stabilità per l’area balcanica, rivolgendo un “apprezzamento a tutti gli uomini e le donne del MNBG-W per il fondamentale contributo che danno quotidianamente al successo di questa missione: siate orgogliosi di questi risultati, siate orgogliosi di avere dalla vostra parte il cuore e le menti del popolo kosovaro, così come noi in Italia siamo orgogliosi di voi”.
Di seguito, la delegazione si è recata in visita presso il Monastero di Visoki Dečani: nei pressi di questo importante sito di culto ortodosso, dal 2004 Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, i militari del MNBG-W, comandati dal col Ruggero Cucchini, svolgono compiti di presidio continuativo.
Il ministro Trenta e il gen Graziano hanno quindi avuto un breve colloquio con l’abate Padre Sava Janjic, per poi far rientro a Priština/Prishtinë.
KFOR, attualmente guidata dal Generale di Divisione Salvatore Cuoci, è la missione della NATO di maggior successo che vede le Forze Armate Italiane impegnate sin dal 1999.
Ad oggi, ricorda il comunicato stampa di KFOR, all’operazione denominata “Joint Enterprise” partecipano circa 4.000 soldati di 28 Paesi differenti e il contingente italiano conta oltre 500 militari inquadrati in diverse unità multinazionali tutte a guida italiana come il Multinational Battle Group West (MNBG-W), la Multinational Specialized Unit (MSU) dell’Arma dei Carabinieri, il Joint Regional Detachment – South East (JRD – SE), oltre che in numerosi incarichi di responsabilità presso il quartier generale di Priština/Prishtinë.
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Fonte e foto: MNBG-W KFOR