“A due anni dalla prima scossa sismica che il 24 agosto 2016 ha provocato vittime e ingenti danni ad abitazioni e infrastrutture in diversi paesi del centro Italia, tra i quali Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto – scrive l’Esercito in un comunicato stampa di oggi, 23 agosto – continua il lavoro incessante di centinaia di uomini e donne dell’Esercito, impiegati nelle operazioni di demolizione di edifici, rimozione macerie e di sicurezza e supporto alle popolazioni residenti. Solo nell’ultimo anno sono stati infatti demoliti 602 edifici e rimosse oltre 150.500 tonnellate di macerie”.
Attualmente, si apprende, oltre 360 militari stanno operando presso i comuni delle Marche (Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Sarnano e Montegallo), Lazio (Amatrice e Accumoli) e Abruzzo (Campotosto) e centinaia sono i mezzi speciali del Genio impiegati.
In particolare, le operazioni in corso, condotte in coordinamento con le altre amministrazioni dello Stato, consistono nella demolizione di edifici e nella rimozione della gran massa di macerie che insistono nei centri abitati con macchine movimento terra, oltre che garantire un’adeguata cornice di sicurezza con servizi di vigilanza finalizzati al presidio di paesi e borghi disabitati, per prevenire atti di sciacallaggio.
L’Esercito è intervenuto in soccorso alle popolazioni colpite dal sisma sin dai primi istanti successivi al terremoto, al fine di salvaguardare l’incolumità delle persone e per ripristinare la viabilità.
L’impegno ha riguardato anche l’emergenza neve, ricorda il comunicato, e ha visto impegnati mediamente circa 1.500 militari e 550 mezzi (tattici, speciali del Genio e commerciali), con un picco massimo, durante l’emergenza neve, di circa 2.500 militari e circa 990 mezzi.
L’Esercito è stato altresì impegnato nella ricerca e soccorso di superstiti, ripristino della viabilità stradale, costruzione di 2 ponti ad Amatrice, interventi di urbanizzazione per costruire scuole e Soluzioni Abitative di Emergenza (SAE).
“La Forza Armata, grazie alla capacità ‘dual-use’ dei propri reparti, oltre all’impiego operativo nelle missioni internazionali, è in grado di fronteggiare, in ogni momento, casi di pubblica calamità a supporto della popolazione su tutto il territorio nazionale, operando congiuntamente e in sinergia con altre amministrazioni, nel novero del motto dell’Esercito ‘di piu’ insieme’, dimostrandosi una risorsa pronta e flessibile al servizio del Paese”, conclude il comunicato.
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Fonte e foto: PI SME