È stata attribuita dal Ministero della Salute al Servizio Sanitario Militare l’esclusiva competenza per la verifica del possesso dei requisiti e il controllo del mantenimento degli standard operativi nell’ambito delle attività degli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA) presso le strutture militari.
Lo ha comunicato il Comando Logistico (COMLOG) dell’Esercito con una nota stampa del 22 agosto.
In ambito Esercito, spiega il COMLOG, sono sede di riabilitazione equestre i Centri Ippici Militari di Lecce, Cagliari, Grosseto, Roma, Torino, Montelibretti e Milano; programmi di Pet Therapy con i cani sono invece condotti presso l’Organizzazione Penitenziaria Militare di Santa Maria Capua Vetere.
Gli interventi assistiti con gli animali sono attività con valenza terapeutica, riabilitativa, educativa e ludico-ricreativa che prevedono l’impiego di animali come protagonisti fondamentali del processo di miglioramento del paziente.
La corretta applicazione degli IAA richiede il coinvolgimento di una équipe multidisciplinare composta, a seconda del tipo di intervento, da figure sanitarie, pedagogiche e tecniche con diversi compiti e responsabilità.
Il Servizio Veterinario dell’Esercito coordina e incoraggia le attività di IAA, cooperando con molteplici enti morali e onlus per sostenere i cittadini in difficoltà o con disabilità, offrendo loro un apporto umano e professionale che li aiuti nel loro percorso di riabilitazione e guarigione.
“La relazione con l’animale riaccende l’interesse verso gli altri, creando un’empatia che induce anche pazienti depressi e in isolamento sociale a reagire e a sentirsi utili. (…) L’impiego degli animali determina, non solo una migliore risposta del paziente, ma spesso concorre alla riduzione dell’uso dei farmaci, con ulteriori vantaggi sia per la qualità della vita, che in termini di costi per la collettività”, ha dichiarato l’On Vito De Filippo, già Sottosegretario di Stato alla Salute, nella prefazione alle vigenti Linee Guida Nazionali IAA, approvate nel 2015 dall’Accordo Stato-Regioni.
Fonte e foto: COMLOG Esercito