Un team di artificieri del Centro Tecnico Logistico Interforze (CETLI) NBC di Civitavecchia è intervenuto a Musile di Piave (VE), oggi, 30 maggio, in concorso al 3° reggimento Genio Guastatori di Udine, per la neutralizzazione di due granate da 100 mm risalenti alla Prima Guerra Mondiale, ha fatto sapere con una nota stampa odierna il Comando Logistico dell’Esercito (COMLOG).
I due ordigni, uno di fabbricazione austriaca e l’altro di fabbricazione italiana, presentavano delle caratteristiche strutturali compatibili con il possibile caricamento chimico, utilizzato dai belligeranti durante la Grande Guerra.
Le operazioni di brillamento, resesi necessarie poiché le granate presentavano componenti esplosive ancora attive che non ne consentivano il trasporto presso la sede del CETLI NBC, sono state condotte in località Caposile nel Comune di San Donà di Piave, si apprende, in un’area specificatamente identificata dalla Prefettura di Venezia.
Al termine delle operazioni di bonifica, che si sono svolte senza alcun inconveniente e in una cornice di sicurezza, la granata di fabbricazione austriaca è risultata essere caricata con un liquido nebbiogeno, mentre quella italiana con esplosivo convenzionale.
I residuati bellici, spiega il COMLOG nella nota, sono stati neutralizzati con una particolare tecnica in “basso ordine” mediante la quale è possibile accedere all’ordigno in modo preciso e mirato evitando la dispersione delle eventuali sostanze contenute all’interno.
L’intervento di bonifica effettuato oggi dal CETLI si aggiunge agli altri tredici effettuati nel 2018 su munizionamento a presunto caricamento speciale.
Il CETLI è un Ente alle dipendenze del Comando Logistico dell’Esercito ed è l’unico dell’Esercito che ha la competenza per la bonifica sul territorio nazionale di ordigni a presunto caricamento chimico.
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Fonte e foto: COMLOG Esercito