Si è conclusa il 1° dicembre scorso, nell’aeroporto G. Vassura, sede del 7° reggimento Aviazione Esercito (AVES) Vega di Rimini, l’esercitazione Airmobile Permanent Training (APT) II/17, ha fatto sapere con un comunicato stampa il Comando Brigata Aeromobile Friuli.
L’esercitazione ha consentito allo staff del Comando Brigata di misurare e certificare il raggiungimento della Full Operational Capability (FOC) dei reparti dipendenti di imminente impiego nei correnti teatri operativi attraverso la condotta di attività addestrative caratterizzate da uno scenario operativo particolarmente complesso, si apprende nel dettaglio.
L’attività appena terminata ha visto l’impiego di circa 550 uomini, 22 elicotteri e differenti sistemi d’arma.
In particolare, con la conduzione di attività tattiche e lo studio di molteplici Case Studies, frutto delle innumerevoli esperienze operative maturate all’estero dal personale appartenente alla brigata Aeromobile, si è potuta affinare la sinergia tra i plotoni del 66° reggimento Fanteria Aeromobile Trieste con gli elicotteri multiruolo UH-90, da esplorazione e scorta AH-129 del 7° reggimento Vega e del 5° reggimento AVES Rigel e i CH 47 del 1° reggimento Antares di Viterbo.
All’esercitazione hanno preso parte anche alcune unità del 121° reggimento Artiglieria Contraerea Ravenna, del 186° reggimento Paracadutisti Folgore, del 6° reggimento Logistico Supporti Generali, del 7° reggimento Trasmissioni Sacile, del 41° reggimento Artiglieria Sorao, del 3° reggimento REOS Aldebaran e del Reparto Comando e Supporti Tattici Friuli.
Nel suo intervento, il Comandante della brigata Aeromobile, gen Salvatore Annigliato, ha espresso grande soddisfazione per la brillante condotta di questa importante esercitazione che si pone a coronamento di un lungo iter addestrativo che ha visto impegnate tutte le unità della Brigata senza soluzione di continuità e risparmio di energie, spiega il comunicato stampa.
È stato apprezzato, inoltre, l’alto livello di addestramento, interoperabilità e conoscenza delle procedure raggiunte da tutto il personale dei reparti impegnati durante l’esercitazione, finalizzata, in particolare, alla capacità di condurre attività di Personnel Recovery, Raid aeromobile, Quick Reaction Force e Medical Evacuation.
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Fonte e foto: brigata Friuli