Nov 15, 2017
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CalendEsercito 2018: un “lungo filo rosso” tra valori e ideali nella trasformazione della società italiana

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“Un ‘lungo filo rosso’ che lega tra loro i fatti e la storia del nostro Paese attraverso il CalendEsercito 2018, lo definisce la stessa Forza Armata nel comunicato stampa che riferisce della presentazione dell’almanacco avvenuta oggi, 15 novembre, a Roma, nella Biblioteca Militare centrale di Palazzo Esercito.

Il CalendEsercito 2018, si apprende, quest’anno è dedicato a 12 percorsi tematici della storia d’Italia e della Forza Armata.

L’evento di presentazione ha avuto inizio con un videomessaggio del Ministro della Difesa, senatrice Roberta Pinotti, con cui è stato rivolto un indirizzo di saluto a tutti i presenti, tra cui il Sottosegretario di Stato alla Difesa, on Domenico Rossi, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, gen Claudio Graziano, e il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, gen Danilo Errico.

Un “lungo filo rosso” che racconta la gioventù italiana, la bandiera, la sanità, le uniformi militari e tanti altri temi che hanno caratterizzato la storia del nostro Paese nell’epoca pre-unitaria, nella Prima Guerra Mondiale fino ai giorni nostri.

Diverse epoche e diversi eserciti che si confrontano in dodici itinerari, spiega l’Esercito, rendendo visibile la continuità di valori e ideali nella trasformazione della società italiana illustrati attraverso immagini d’epoca, alcune di proprietà dell’Esercito Italiano e altre gentilmente concesse da collezionisti privati.

“Nelle sue prime pagine il ‘CalendEsercito 2018’ offre un primo scorcio di quella che fu la gioventù dei nostri nonni e bisnonni – si legge nel comunicato stampa – con il loro entusiasmo, la loro voglia di cambiare e di credere sino in fondo agli ideali d’identità nazionale che hanno costituito le premesse fondanti dell’unificazione italiana. Il paginone centrale è dedicato alla Bandiera, simbolo della nostra Patria e vessillo tricolore per il quale sono morti milioni di italiani, sin da quando, nel 1794, fece la sua prima apparizione come bandiera della Repubblica Cispadana. Nelle altre pagine del prodotto editoriale vengono trattati i temi della sanità militare, illustrando quello che fu il lavoro frenetico di migliaia di medici militari che nel corso del primo conflitto mondiale offrirono assistenza e cure ai militari feriti in combattimento, delle donne, del cibo, degli animali, dell’uniforme militare, da secoli segno distintivo di chi difende il proprio Paese”.

Il gen Errico, nel corso del suo intervento, ha sottolineato come “l’Esercito senta la grande responsabilità di mantenere vivo il ricordo di tutti quegli eventi della storia della nostra Patria che hanno coinvolto intere generazioni che hanno contribuito in maniera determinante a costruire l’Italia di oggi”.

Insieme al “CalendEsercito 2018” è stata presentata l’opera a fumetti dal titolo “Non chiamatelo fiume”, un volume grafico realizzato dallo Stato Maggiore dell’Esercito insieme a Federica Dal Forno (curatrice), Vingenzo Beccia (disegnatore), Marco Pascoli e Paolo Pozzato (consulenti storici).

L’opera intende ricordare la Grande Guerra, uno dei periodi più cruciali nella storia italiana: 14 tavole grafiche e un’immagine panoramica di circa 7 metri piegata a fisarmonica ed espandibile per raccontare le principali battaglie combattute lungo il fronte alpino italiano, dai fatti di Caporetto fino alla vittoria finale.

“Il ‘CalendEsercito 2018’, realizzato con la collaborazione di Michele D’Andrea, Enrico Ricchiardi e Pino Pelloni, è stato presentato grazie alla collaborazione della giornalista Flavia Fratello. Prodotto da Gemmagraf, può essere acquistato online sul sito www.gemmagraf.it”, conclude il comunicato dell’Esercito.

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Fonte e foto: stato maggiore Esercito

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Forze Armate