Il primo Field Study del 131° Senior Course del NATO Defense College (NDC) di Roma, dedicato allo scenario europeo, è stato inaugurato il 2 ottobre scorso dal Capo di Stato Maggiore della Difesa (CaSMD), gen Claudio Graziano, con un intervento sulla politica di Difesa estera e di sicurezza italiana.
È lo stesso NDC a darne notizia con una nota stampa.
Il Comandante del NATO Defense College, gen Chris Whitecross, ha dato il benvenuto al gen Graziano e alla delegazione italiana composta dal gen Lorenzo D’Addario, in rappresentanza del Ministero della Difesa, dal Consigliere d’Ambasciata Federica Favi, Primo Console del Ministero degli Affari Esteri, e dal dott Ezio Gaetano, direttore della Polizia di Stato, in rappresentanza del Ministero degli Interni.
Nel suo intervento, il gen Graziano ha sottolineato i temi salienti dello scenario di sicurezza internazionale, quali il flusso migratorio, il terrorismo internazionale e il proliferare delle organizzazioni criminali, e in proposito ha affermato: “tali minacce vanno affrontate simultaneamente e con l’impiego di tutti gli strumenti a disposizione”.
Rispondendo ad alcune domande dei frequentatori, a proposito del ruolo dell’Italia, il Capo di Stato Maggiore della Difesa ha evidenziato come: “la strategia italiana è focalizzata sulla regione del Mediterraneo per ragioni storiche e geografiche. In tutti I contesti internazionali e nazionali l’Italia promuove lo sviluppo di strategie che affrontino le sfide della sicurezza provenienti dal cosiddetto “fianco Sud della NATO” e dell’Europa, senza venire meno alle sue responsabilità quale membro attivo dell’Alleanza Atlantica in Europa Orientale”.
Il Generale ha infine enfatizzato l’importante apporto dell’Italia per la costituzione del recente “Hub per il Sud della NATO” a Napoli (link articoli in calce), quale “strumento di pianificazione e di implementazione di tutte le operazioni dell’area meridionale”, si apprende dalla nota stampa dell’NDC.
Muovendo da diversi punti di vista, tutti gli oratori hanno sottolineato la forte complementarietà sussistente tra l’Unione Europea e la NATO.
Secondo il Ministero degli Affari Esteri, tale complementarietà si rende necessaria per facilitare il continuo processo di adattamento in corso in seno alla NATO; in un’ottica militare, invece, essa ѐ necessaria per limitare le crisi odierne e prevenire quelle future; e secondo la Polizia, il binomio EU-NATO deve servire per una migliore cooperazione tra Paesi ed un miglior sfruttamento dei mezzi a disposizione (Europol, Interpol) dell’Italia per affrontare le numerose sfide alla sicurezza, rende noto nel dettaglio l’NDC.
Nel pomeriggio, i frequentatori del Senior Course hanno avuto l’occasione di visitare il Centro Operativo Interforze (COI) di Roma, potendo così avere un approccio diretto alla complessità multi-operativa delle Forze Armate Italiane impregnate all’estero.
“Il NATO Defense College – conclude la nota – organizza periodicamente attività di Field Study, dando modo ai frequentatori dei corsi di approfondire la conoscenza delle politiche per la sicurezza, le strutture e le istituzioni del settore della Difesa così come i governi e le istituzioni internazionali che se ne occupano, attraverso l’incontro con decision-maker nazionali, regionali e globali nei rispettivi Paesi e Quartier Generali”.
Articoli correlati:
Il CaSMD gen Graziano in Paola Casoli il Blog
Il Nato Defense College Rome in Paola Casoli il Blog
L’International Hub per il terrorismo in Paola Casoli il Blog
Fonte e foto NDC Rome