Si è concluso nella capitale coreana il Seoul Defense Dialogue 2017, che ha visto la partecipazione dell’Italia, rappresentata dal Sottosegretario di Stato alla Difesa (SSD) on Domenico Rossi, di oltre 40 nazioni, tra cui Australia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra e Russia, nonché dei rappresentanti delle istituzioni internazionali (Onu, Nato, Ue).
Le nuove forme di minacce terroristiche, lotta al terrorismo, sicurezza cibernetica, tecnologia militare, sicurezza marittima e minaccia nucleare sono stati i principali temi trattati nelle sessioni del convegno, ha fatto sapere con un comunicato stampa del 10 settembre il responsabile della comunicazione dell’on Rossi.
“La considerevole presenza a Seoul di così tante nazioni è stata la dimostrazione di unità rispetto a quanto sta avvenendo nella penisola coreana – ha commentato il Sottosegretario Rossi – una crisi non solo regionale che preoccupa il mondo intero”.
Dopo la cerimonia di apertura e i saluti iniziali del Primo Ministro coreano Lee Nak-yeon, la prima sessione del convegno è stata dedicata alla minaccia nucleare e alla sicurezza nella penisola coreana.
Il Sottosegretario Rossi nel suo intervento ha riportato la posizione dell’Italia, da inizio anno e fino a dicembre 2017 tra i Paesi del Consiglio di Sicurezza Onu e alla presidenza del Comitato di sanzioni, che “condanna fortemente i test nucleari eseguiti dalla Corea del Nord, una evidente violazione del diritto internazionale e delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”, e ha poi ribadito che “l’Italia è favorevole all’adozione di misure restrittive nei confronti della Corea del Nord e punta a farle applicare con vigore, invitando tutta la comunità internazionale e gli Stati membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a indirizzare i propri sforzi verso questa direzione”.
È la prima volta che l’Italia partecipa a questo convegno annuale avviato nel 2012 e giunto alla sua sesta edizione.
“Nel confronto tra i Paesi presenti è emersa la preoccupazione di una pericolosa escalation della minaccia nordcoreana nell’area”, ha sottolineato Rossi, “Seoul sta continuando a vivere la sua vita, una città in mano ai giovani. Nello stesso tempo dal punto di vista istituzionale si segue l’evolversi della situazione con preoccupazione”.
Il Sottosegretario Rossi, accompagnato dall’Ambasciatore italiano Marco della Seta, ha avuto l’opportunità di incontrare il vice ministro della Difesa della Repubblica di Corea, Suh Choo-suk, con il quale ha discusso di collaborazioni nel settore della difesa tra Italia e Corea del Sud in vista della firma del memorandum che prevede anche training congiunto e scambi di informazioni.
Nella base militare americana di Seoul il Sottosegretario Rossi, ricevuto dal generale Vincent K. Brooks, Comandante delle forze armate statunitensi in Corea, ha parlato delle missioni militari italiane in atto e della lotta al terrorismo.
Il gen Brooks, da parte sua, ha espresso apprezzamento per l’impegno della Difesa italiana che opera in oltre 30 missioni internazionali.
La visita in Corea del Sud del Sottosegretario Rossi si è conclusa a Panmunjeom, dove è situata l’Area di sicurezza congiunta (JSA), l’unico punto di incontro tra le milizie di Corea del Nord e Corea del Sud di tutta la zona demilitarizzata coreana.
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Fonte e foto: cap Massimiliano Rizzo Responsabile della Comunicazione per il SSSD On. Domenico Rossi