“Per non commettere gli errori del passato è necessario che la Storia sia compresa oltre che ricordata”, ha affermato il Sottosegretario alla Difesa (SSSD) on Domenico Rossi alla proiezione del documentario “Alla ricerca delle radici del male” avvenuta il 7 giugno nel Mausoleo delle Fosse Ardeatine a Roma.
“Questo documentario – ha proseguito l’on Rossi – è un viaggio nel profondo dell’animo umano e lancia un messaggio finale di speranza per il futuro e per i giovani: ricordare serve a capire come non essere indifferenti alle tragedie di oggi”.
Il documentario, l’ultimo di quattro, dedicato ai figli e ai nipoti della Shoah, è il frutto del lavoro del regista Israel Cesare Moscati, prodotto da Clipper Media con Rai Cinema in collaborazione con il Ministero della Difesa e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, fa sapere il Responsabile dell’Ufficio Comunicazione dell’on Rossi nel riportare la notizia.
All’iniziativa sono intervenuti autorità civili, militari, politiche e religiose nonché i rappresentanti della comunità ebraica e delle associazioni combattentistiche e d’Arma.
Per la prima volta in assoluto, sottolinea il comunicato stampa, è stato proiettato un documentario nel Sacrario delle Fosse Ardeatine, luogo della strage del marzo 1944.
Storie di donne e di uomini della Shoah che hanno subìto il male più atroce, raccontate da figli e nipoti, vittime anch’essi del dolore.
“Accanto a loro, altre storie, apparentemente contrapposte: quelle dei figli e nipoti dei carnefici, dei nazisti, che quelle donne e quegli uomini hanno massacrato. Sorprendentemente si è di fronte a un dolore altrettanto assoluto, provocato dalle colpe dei loro padri e nonni”.
Il docufilm ripercorre il viaggio in alcuni dei luoghi in cui il male è avvenuto, luoghi simbolo della dolorosa memoria del Novecento: dal campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, al campo di concentramento di Plazow, alla pace del bosco di Niepolomice, in Polonia, tutti silenti testimoni del massacro.
Alcune scene del documentario sono state girate anche al “Binario 21” di Milano, da cui partiva il treno dei deportati e alle Fosse Ardeatine a Roma, simbolo della Resistenza al nazi-fascismo. Nel film, ognuno di questi luoghi fa da scenario a un evento straordinario: i figli e i nipoti della Shoah si incontrano, per la prima volta davanti alla macchina da presa, con i discendenti dei nazisti, per parlarsi, raccontarsi le reciproche storie di dolore.
“Il Ministero della Difesa ha fortemente voluto la realizzazione di questo documentario, oltre che per valorizzare la memoria dei Caduti, per il grande valore artistico sotto il profilo storico e civile”, sottolinea in conclusione il comunicato stampa.
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Fonte e foto: Resp Comunicazione SSSD on Domenico Rossi