Giu 8, 2017
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Aviazione Esercito: i primi 60 anni del CAAE, la “grande famiglia” dei baschi azzurri

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Si è svolta oggi, 8 giugno, all’eliporto Dante Chelotti di Viterbo, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, gen Danilo Errico, la cerimonia di commemorazione del 60° anniversario della costituzione del Centro Addestrativo Aviazione dell’Esercito (CAAE).

È lo stesso Esercito a darne notizia con un comunicato stampa tramite il Comando Aviazione Esercito (AVES).

Alla celebrazione erano presenti il Comandante dell’AVES, gen Paolo Riccò, il Presidente dell’Associazione Nazionale Aviazione dell’Esercito, le famiglie dei Caduti in servizio e numerose autorità civili, religiose e militari.

Il gen Errico, che nel 2005 è stato il 24° Comandante del Centro, ha ricordato la sua esperienza iniziata come Ufficiale Allievo Pilota e proseguita da Istruttore di Volo e di Specialità, evidenziando il legame personale con l’Istituto, riferisce il comunicato stampa.

Nel corso del suo intervento ha sottolineato che in tutti questi anni la specialità “ha compiuto passi da gigante; un processo evolutivo straordinariamente rapido che questo Centro, grazie all’eccezionale perizia e all’encomiabile professionalità dei suoi istruttori e del suo personale specialistico di volo e di terra, ha saputo agevolare, formando e qualificando centinaia di piloti e tecnici.”

Il Comandante del Centro Addestrativo AVES, gen Giancarlo Mazzieri, ha rievocato la storia e lo sviluppo della scuola, nata a Bracciano come “Centro Addestramento Aviazione Leggera dell’Esercito” nel 1957, poi trasferitasi a Viterbo, per trasformarsi negli anni in “Centro Addestrativo Aviazione dell’Esercito”.

Oggi è l’Istituto preposto alla formazione di tutti i piloti e tecnici di aeromobili dell’Esercito, vero e proprio centro di eccellenza nazionale, addestra gli equipaggi e le unità di volo alla Forward Medical Evacuation, ovvero tutte quelle procedure finalizzate alla cura e al recupero di personale ferito in ambiente operativo ostile.

Sono state numerose le attività formative svolte dall’unità nell’ultimo anno: corsi di abilitazione per piloti e tecnici, corsi Survival, Evasion, Resistence and Escape (S.E.R.E), Primo Soccorso e Sopravvivenza a favore delle Forze Armate Libanesi, corsi antincendio aeroportuale, corsi per operatore al verricello, corsi per mitraglieri di bordo.

Centinaia di frequentatori qualificati e più di 3.300 ore di volo nell’ultimo anno.

Un processo in continua evoluzione, sempre accompagnato da una spiccata propensione all’aggiornamento e in piena integrazione con la compagine operativa, mutuando appieno lo “spirito duale” della Forza Armata, sottolinea il comunicato, sia in territorio estero che in Patria, a sostegno delle popolazioni colpite da calamità.

Un ideale viaggio nella memoria e un emozionante cammino di crescita e profonda coesione, che il gen Mazzieri ha voluto esprimere con queste parole: “è stata e sarà sempre una grande famiglia”, che dal 1971 vede nell’inconfondibile basco azzurro l’elemento di colore e di appartenenza alla specialità e in particolare al CAAE.

È in questo spirito che i numerosi invitati hanno potuto rivedersi nelle fotografie in esposizione presso la mostra allestita per l’evento.

In occasione della ricorrenza è stato predisposto un annullo filatelico delle Poste Italiane, un numero unico edito a cura dell’Associazione Nazionale Aviazione dell’Esercito e una serie limitata di litografie appositamente realizzate per l’occasione da Giorgio Ciancia, pilota istruttore e illustratore dell’Esercito Italiano.

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Fonte e foto: Comando AVES; Esercito Italiano

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Forze Armate