Inizia oggi, 30 maggio, l’esercitazione congiunta Una Acies 2017, fa sapere la Scuola di Applicazione dell’Esercito.
Durerà fino alla fine di luglio e vedrà 1.600 militari dell’Esercito addestrarsi contemporaneamente in varie località del Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Lazio e Puglia, si apprende.
Organizzata dal Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito sotto la supervisione del Comando per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito (COMFORDOT), Una Acies 2017 ha lo scopo di consolidare e standardizzare la preparazione degli Allievi Ufficiali dell’Accademia Militare di Modena, degli Allievi Marescialli della Scuola Sottufficiali di Viterbo, degli Ufficiali della Scuola di Applicazione di Torino, degli Allievi delle Scuole militari Teulié (Milano) e Nunziatella (Napoli).
Grazie al qualificato contributo di unità e specialisti provenienti dalle diverse unità della Forza Armata, l’esercitazione costituisce una importante occasione di crescita professionale per i futuri quadri dell’Esercito addestrati “in un’unica schiera”.
Tra le attività “pianificate e condotte nel pieno rispetto dell’ambiente”, sottolinea il comunicato stampa, sono in programma tiri con armi individuali, combattimento nei centri abitati, elitrasporto tattico, tecniche alpinistiche con ascensione al Gran Paradiso, lancio con paracadute, tiri di artiglieria, tecniche di pronto soccorso e esercizi di orientamento topografico.
Di particolare interesse i momenti di approfondimento culturale nei diversi luoghi simbolo della storia militare italiana ubicati al nord, al centro e al sud della Penisola.
L’esercitazione prevede anche numerose occasioni di incontro con la popolazione e rappresenta per i più giovani l’opportunità per avvicinarsi all’Esercito anche con la prospettiva di una futura scelta lavorativa.
“Una Acies 2017 consentirà infine ai numerosi militari provenienti da tutta Italia di apprezzare lo straordinario patrimonio culturale, artistico e naturalistico delle quattro regioni interessate dall’esercitazione”, conclude la Scuola di Applicazione.
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Fonte e foto d’archivio: Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito