Apr 11, 2017
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Marina, rinnovamento flotta: varo del primo troncone della LSS Vulcano, nel 2019 la consegna dell’unità

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Si è svolta ieri, 10 aprile, nello stabilimento di Castellammare di Stabia (Napoli), la cerimonia di varo del troncone di prua dell’unità di supporto logistico LSS (Logistic Support Ship) Vulcano, unità commissionata a Fincantieri nell’ambito del piano di rinnovamento della flotta della Marina Militare.

Alla cerimonia era presente il Ministro della Difesa, senatrice Roberta Pinotti, si apprende dal comunicato stampa della Marina Militare, mentre madrina del varo è stata la signora Maria Teresa Piras, vedova del tenente di vascello Emilio Attramini, giovane ufficiale della Marina Militare deceduto nella tragedia aerea del Monte Serra nel 1977.

Nel corso della cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Gioacchino Alfano, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare (CaSMM), ammiraglio di squadra Valter Girardelli, il sindaco di Castellammare di Stabia, Antonio Pannullo, e il Presidente di Fincantieri, ambasciatore Giampiero Massolo.

Il troncone appena varato è lungo 94 metri, largo 24 metri, alto 16.3 metri e ha un peso di circa 4.100 tonnellate; verrà trasportato via mare nello stabilimento di Muggiano (La Spezia), fa sapere il comunicato, dove sarà assemblato insieme al troncone di poppa per costituire l’intera unità, la cui consegna è prevista nel 2019.

“Il programma pluriennale per il rinnovamento della flotta della Marina Militare prevede la costruzione, oltre alla LSS, di un’unità da trasporto e sbarco (LHD, ovvero Landing Helicopter Dock), anch’essa prevista in questo cantiere con inizio dei lavori nell’estate di quest’anno e varo nell’estate del 2019, nonché di sette Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA), con ulteriori tre in opzione”, spiega la Marina nel suo comunicato stampa.

La caratteristica fondamentale comune a tutte e tre le classi di navi, si apprende, è il loro altissimo livello di innovazione che le rende estremamente flessibili nei diversi profili di utilizzo con un elevato grado di efficienza, come assicura il comunicato della Marina Militare.

In particolare, queste unità presentano un doppio profilo di impiego (definito dual use): quello tipicamente militare e quello a favore della collettività, come per esempio per operazioni di protezione civile; in aggiunta hanno un basso impatto ambientale, spiega il comunicato, grazie ad avanzati sistemi di propulsione ausiliari a bassa emissione inquinante (motori elettrici).

La nave Vulcano sarà certificata dal RINA (Registro Italiano Navale) in accordo alle convenzioni internazionali per la prevenzione dell’inquinamento sia per gli aspetti più tradizionali, come quelli trattati dalla Convenzione MARPOL, sia per quelli non ancora cogenti, come la Convenzione di Hong Kong dedicata alla demolizione delle navi.

Caratteristiche tecniche dell’unità – LSS – Logistic Support Ship (fonte Marina Militare):

La LSS è una unità di supporto logistico alla flotta dotata anche di capacità ospedaliera e sanitaria grazie alla presenza di un ospedale completamente attrezzato, con sale chirurgiche, radiologia e analisi, gabinetto dentistico, e zona degenza in grado di ricevere fino a 12 ricoverati gravi.

La nave è in grado di coniugare capacità di trasporto e trasferimento ad altre unità navali di carichi liquidi (gasolio, combustibile avio, acqua dolce) e solidi (parti di rispetto, viveri e munizioni) e di effettuare in mare operazioni di riparazione e manutenzione a favore di altre unità.

I sistemi di difesa sono limitati alla capacità di comando e controllo in scenari tattici, alle comunicazioni e ai sistemi di difesa dissuasivi non letali.

L’unità è capace di imbarcare anche sistemi di difesa più complessi e diventare una piattaforma per sistemi di intelligence e guerra elettronica.

    165 metri di lunghezza

    20 nodi di velocità

    200 persone tra equipaggio e specialisti

    4 stazioni di rifornimento laterali e 1 poppiera

    capacità di fornire acqua potabile a terra

    capacità di fornire corrente elettrica a terra per una potenza di 2500 kw

    possibilità di imbarcare fino a 8 moduli abitativi/sanitari

    capacità di soccorso in mare, tramite operazioni di recupero e sul fondo (la nave è dotata di una gru offshore stabilizzata da 30 tonnellate)

    base per operazioni di soccorso tramite elicotteri ed imbarcazioni speciali

Fonte: Marina Militare

Foto: Ansa via Repubblica.it

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Forze Armate