I militari italiani che operano sotto egida delle Nazioni Unite hanno concluso un’esercitazione denominata COMBINEX 2017, finalizzata a testare le procedure che regolano la sicurezza della Base UN P 1-26 di Al Mansouri e l’evacuazione medica di feriti, fa sapere il Sector West, su base brigata Pozzuolo del Friuli, che opera nell’ambito della missione a guida Onu in Libano UNIFIL.
L’esercitazione, si apprende dal comunicato stampa di ieri, 18 gennaio, ha coinvolto tutto il personale della Task Force ITALBATT su base reggimento Genova Cavalleria (4°).
La pianificazione e la condotta sono state realizzate in coordinamento con il Comando UNIFIL – Sector West a guida brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli, con l’obiettivo di assicurare un elevato livello di preparazione degli assetti operativi e del posto comando della Task Force nel caso di gravi eventi come esplosioni o incendi nell’ambito di una eventuale ripresa delle ostilità nel Libano del sud.
Il complesso scenario adottato per l’esercitazione ha permesso di impiegare tutti gli assetti operativi dedicati alle situazioni di estrema emergenza: squadre di pronto soccorso (Mobile Medical Teams), squadre antincendio (Fire Fighting Teams), la riserva di Task Force (Battalion Mobile Reserve) e la squadra per la ricerca di esplosivi (EOD/IEDD Team).
L’esercitazione ha consentito di mettere in pratica anche le procedure che consentirebbero di accogliere la popolazione civile nel caso fosse colpita da gravi emergenze e pertanto risultasse necessario fornire sostegno sanitario e protezione.
La COMBINEX, che ha visto anche il coinvolgimento del plotone serbo incaricato di garantire la Force Protection della base, ha avuto un esito molto positivo – spiega il comunicato – e ha confermato il livello di prontezza e capacità di risposta chiesti dalla missione.
Il Sector West in Paola Casoli il Blog
La brigata Pozzuolo in Paola Casoli il Blog
Il rgt Genova Cavalleria (4°) in Paola Casoli il Blog
Fonte e foto: Sector West UNIFIL