Si è conclusa il 24 novembre scorso, nella caserma Francesco Baracca di Casarsa della Delizia (Pordenone), sede del 5° reggimento Aviazione Esercito (AVES) Rigel, la prima parte dell’esercitazione Airmobile Permanent Training V, ha fatto sapere la brigata aeromobile Friuli con un comunicato stampa.
L’attività, sviluppata con circa 300 militari appartenenti alla brigata Friuli e diretta dal comandante, generale Paolo Riccò, ha rappresentato un valido test per saggiare il livello di interoperabilità e integrazione sinergica raggiunta dalle unità di volo e fanteria aeromobile partecipanti all’evento addestrativo.
In particolare, si apprende, gli equipaggi del 7° Vega e del 5° Rigel, congiuntamente alle unità del 66° reggimento Fanteria aeromobile Trieste, hanno pianificato e condotto missioni di recupero di personale ferito-MEDEVAC (Medical Evacuation)/NEO (Noncombatant Evacuation Operation), o rimasto isolato-IP (Isolated Personnel), in ambiente non permissivo, oltre a missioni di esplorazione e sorveglianza dell’area d’impiego, esprimendo al contempo sia la spiccata interoperabilità e standardizzazione procedurale esistente tra tutte le componenti di fanteria, elicotteri da esplorazione e scorta (AW 129) e trasporto tattico (NH 90), sia l’attitudine e la capacità di comando e controllo fino ai minori livelli.
L’attività addestrativa continuerà da oggi, 28 novembre, fino al prossimo 2 dicembre, nella caserma Mameli a Bologna, sede del comando della brigata aeromobile Friuli, dove i comandanti di gruppo, di squadrone e di aeromobili del 5° reggimento AVES Rigel e 7° reggimento AVES Vega, nonché i comandanti di plotone e di squadra aeromobile del 66° reggimento Fanteria aeromobile Trieste, parteciperanno a una Esercitazione Quadri (EQ), che verterà su due diversi case study nell’ambito dei quali dovranno essere perfezionate le procedure operative per aeromobili (integrazione binomio elicotteri/fanteria) sia in fase di pianificazione, sia in fase di condotta (simulata) e verificate le procedure tecnico tattiche.
Non ultimo, la EQ richiede di mettere in pratica la capacità di pianificazione congiunta raggiunta dai key element che hanno preso parte alla fase condotta dell’Airmobile Permanent Training V.
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Fonte e foto: brigata aeromobile Friuli