Nella mattina del 31 luglio scorso, a Modena, nel Cortile d’Onore dell’Accademia Militare, ha avuto luogo la cerimonia di chiusura dell’Anno Accademico 2015/2016, fa sapere lo stesso Istituto con un comunicato stampa del 1° agosto.
A presiedere la cerimonia il comandante dell’Accademia Militare, generale Salvatore Camporeale, che, dopo la premiazione degli allievi distintisi negli studi e nelle discipline militari, ha tracciato il bilancio dell’anno appena concluso, ringraziando tutti coloro che hanno reso possibile il raggiungimento di risultati di ottimo livello.
Rivolgendosi poi agli ufficiali frequentatori e agli allievi, il generale Camporeale ha espresso la propria soddisfazione per l’altissimo livello raggiunto sia negli studi sia nelle attività addestrative: “Nel futuro vi attendono nuovi e severi impegni. Affrontateli con rinnovato slancio, fiduciosi e sicuri delle vostre capacità, nonché sempre fedeli al giuramento prestato dinanzi alla bandiera d’Istituto”.
Queste, dunque, le parole del Comandante agli Allievi del 196° corso Certezza, che, dopo due anni di intenso impegno, si apprestano a lasciare Modena per proseguire la formazione presso le sedi di Torino e Roma.
Quale atto conclusivo del biennio accademico, il capo scelto di reggimento, Diego Meletti, ha consegnato al Comandante dell’Accademia Militare il gagliardetto del 196° corso Certezza, che sarà conservato nella sala del museo storico dedicata alla custodia delle memorie dei corsi accademici.
Tra le numerose autorità civili e militari presenti, anche il sindaco della città di Modena, dottor Gian Carlo Muzzarelli, che ha rivolto un indirizzo di saluto al 196° Corso confermando l’affetto e la vicinanza dei cittadini modenesi all’Accademia Militare e all’istituzione che essa rappresenta, a testimonianza del profondo legame che unisce l’Istituto, e intere generazioni di ufficiali, alla cittadina emiliana.
Nell’occasione è anche avvenuto il cambio del comandante del reggimento Allievi: il col Uberto Incisa Di Camerana ha ceduto il comando al col Stefano Lagorio.
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Fonte e foto: Accademia Militare