È positivo il bilancio del Lombardia Aerospace Cluster al Farnborough Airshow 2016 che si è appena concluso, fa sapere lo stesso distretto aerospaziale lombardo con un comunicato stampa di ieri, 18 luglio.
A tirare le somme della partecipazione con uno stand in rappresentanza di tutta la filiera produttiva e la presenza fisica di 14 piccole medie imprese (PMI) del settore aerospaziale è lo stesso neo-presidente del Cluster, ing Angelo Vallerani: “Con la nostra presenza a questo Airshow abbiamo dato al Cluster nel suo insieme e alle piccole e medie imprese, che da sole non avrebbero le forze di sostenere i costi di questa fiera, la visibilità che meritano nei confronti dei grandi player mondiali del settore. L’ombrello del Lombardia Aerospace Cluster, in questo senso, fornisce un grande valore aggiunto per le imprese”.
Da qui il sostegno garantito anche quest’anno al Cluster a Farnborough dalla Camera di Commercio di Varese, come spiega il suo presidente Giuseppe Albertini: “Il comparto aerospaziale, nella nostra provincia di Varese, è un distretto di estrema importanza e poter dare un contributo alle imprese presenti a Farnborough vuol dire dare visibilità al nostro territorio e a un suo settore di eccellenza”.
L’ing Carmelo Cosentino, past president del Lombardia Aerospace Cluster e oggi presidente esecutivo dell’azienda Ase, non ha dubbi in proposito: “Anche una Pmi come la nostra può avere, come ha, una clientela mondiale. E Farnborough è una delle occasioni più importanti per stringere relazioni”.
Per Luciano Roncaglia della Jointek si è trattato di “un evento positivo e di successo”. Per Gabriele Sangaletti di Selt è stata un’occasione per accrescere la propria “brand reputation”. Per Sabrina Merletti di Merletti Aerospace la presenza a Londra ha rappresentato “la conseguenza di tutta una serie di commesse e progetti internazionali che si sono concretizzati negli ultimi anni”.
Il Cluster ha dato parola alle imprese, letterlamente. Al termine di una partecipazione resa possibile anche grazie al ruolo di regia organizzativa garantita dalla segreteria del Cluster, che fa capo all’Unione degli Industriali della Provincia di Varese.
Per gli operatori del settore si tratta, d’altronde, della “fiera delle fiere”, come spiega Edoardo Aubry di Tecnologie Industriali & Aeronautiche: per lui il salone londinese è “una vetrina fondamentale per avere una visibilità che vada oltre il mercato italiano”.
Il senso della partecipazione congiunta come Cluster Aerospaziale Lombardo a uno dei più importanti avvenimenti internazionali dell’aerospazio, qual è l’Airshow di Farnborough, lo danno proprio le Pmi, spiega il Cluster nel suo comunicato: “Oggi ho stretto la mano al Ministro della Difesa: a questo evento guarda il mondo del settore; le piccole imprese come le nostre imparano, vedono e hanno delle opportunità”, ha spiegato Giancarlo Giuliato di MPG Instruments.
A crederci è anche Gabriele Ceselin, di Aqm: “La presenza a Farnborough come Cluster rappresenta l’evoluzione di una idea progettuale che ha l’obiettivo di creare sinergie per far crescere il business delle imprese grazie a una maggiore appetibilità con il mondo”.
Lo conferma anche Filippo Perrucchetti di Italiana Ponti Radio: “Insieme alle altre imprese del Cluster diamo il senso di una presenza significativa dell’Italia in un mercato altamente competitivo. Ma ci riusciamo solo facendo squadra”.
Alessandro Foresio di Logic è tranchant, spiega il comunicato stampa: “Da soli sarebbe difficile raggiungere gli stessi risultati di immagine. Essere a Farnborough con il Cluster lombardo aumenta la nostra visibilità, un plus di supporto molto valido”. Un vantaggio anche per i potenziali partner, secondo Ivano Soliani della Soliani Emc: “La nostra presenza come Cluster e come sistema produttivo unito semplifica le cose anche ai nostri interlocutori esteri”.
I momenti salienti del salone, per quanto riguarda il Cluster, sono stati le visite dei ministri del MIUR, on Stefania Giannini, e della Difesa, sen Roberta Pinotti; il faccia a faccia con il presidente di Regione Lombardia, on Roberto Maroni; gli incontri con i rappresentanti dei cluster giapponese, messicano e del Washington State Departement of Commerce; il meeting con il Ministro del Commercio e il Vice Governatore dello Stato del Kansas e con gli esponenti dell’Ohio.
Appuntamenti di affari da una parte, frangenti più istituzionali dall’altra. Il salone internaizonale di Farnborough ha costituito l’occasione anche per fare il punto della situazione congiunturale tra le piccole e medie imprese lombarde del settore.
“La situazione – commenta Alberto Fisogni di Aviochem – è sicuramente complessa, ma il trend generale buono. Soprattutto aumenta la concorrenza nel segmento velivoli 100 posti”.
Per Silvano Mantovani di Aerea i problemi non sono sul mercato, ma altrove: “Le imprese hanno difficoltà operative a causa di un sistema burocratico che ci vincola e ci obbliga a sostenere oneri che altri concorrenti internazionali non hanno”, il che rischia di vanificare gli sforzi che le Pmi fanno “con gli investimenti tecnologici necessari per rimanere competitive”.
Claudia Mona della Secondo Mona, invece, punta sui nuovi scenari: “Nel settore si stanno aprendo nuove opportunità sul piano internazionale. Stanno sorgendo nuove nazioni aeronautiche dove si stanno affermando nuovi costruttori. Per noi la possibilità di essere presenti su più segmenti e su più programmi è una maggiore sicurezza di crescita”.
Punto di vista diverso, invece, per Alberto Ribolla, Presidente di Confindustria Lombardia e a Farnborough per Mecaer Aviation Group: “Il nostro settore è in un momento non semplice. Le turbolenze a livello mondiale sia politiche sia economiche non agevolano soprattutto il settore Oil & Gas che incide per il 35% sul comparto elicotteristico”.
Se soffre l’Oil & Gas soffrono anche le attività legate all’ala rotante, spiega Ribolla. Da qui le ripercussioni che vivono oggi le piccole e medie imprese sulla componentistica, conclude il comunicato del distretto aerospaziale lombardo.
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Fonte e foto: Lombardia Aerospace Cluster