Con la cerimonia di avvicendamento al vertice della Marina Militare, tenutasi stamane alle 11 a Palazzo Marina a Roma, l’ammiraglio Valter Girardelli è il nuovo Capo di stato maggiore della Marina (CaSMM).
L’ammiraglio Girardelli assume l’incarico al vertice della Marina Militare dopo aver ricoperto, dal 10 marzo 2015, l’incarico di Capo di Gabinetto del Ministro della Difesa.
La cerimonia di avvicendamento al vertice della Marina Militare tra l’ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi e l’ammiraglio di squadra Valter Girardelli ha avuto luogo oggi, 22 giugno, alla presenza del Ministro della Difesa, senatrice Roberta Pinotti, e del Capo di stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano.
Questo il testo integrale del discorso dell’amm Giuseppe De Giorgi in occasione del passaggio di consegne (fonte Marina Militare):
“Vorrei in primo luogo inviare un deferente affettuoso pensiero alla nostra Bandiera e al nostro Comandante Supremo, il Presidente della Repubblica.
Signora Ministro, Signor Ministro degli Interni, Presidenti delle Commissioni Difesa del Senato e della Camera, Signori Sottosegretari, Signor Presidente della Regione Lazio, Senatori e Onorevoli deputati rappresentanti del Parlamento, grazie per essere intervenuti a questa cerimonia che sancisce il passaggio di testimone al comando della Marina Militare.
Un caloroso saluto al Capo Di Stato Maggiore della Difesa, ai Capi delle Forze Armate, di Segredifesa, al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, il mio fraterno amico Tullio Del Sette, al Segretario Generale della Farnesina Elisabetta Belloni, ai Capi dei Servizi, della Protezione Civile, ai miei predecessori che tanto hanno dato alla nostra Forza Armata, a tutte le autorità civili, militari e religiose che con la loro presenza hanno voluto testimoniare la loro vicinanza alla Marina Militare. Grazie per essere qui oggi, significa davvero molto per me.
Un particolare affettuoso saluto rivolgo all’ammiraglio Di Paola che mi ha voluto Capo Di Stato Maggiore della Marina.
Voglio anche rivolgere un caloroso abbraccio ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, a Susanna Camusso, a Raffaele Bonanni, Carmelo Barbagallo, a Sandro Colombi, a Mario Ghini, a Noemi Manca, a Massimo Battaglia e a Giancarlo Pittelli, per il sostegno dato dai lavoratori alla salvaguardia degli investimenti mirati alla protezione della capacità marittima, ovvero della cantieristica e della tecnologia correlata.
Un abbraccio affettuoso a Vito Vattuone, al Presidente dell’Aiad, Onorevole Guido Crosetto, amico nei tempi buoni e in quelli cattivi.
Senza di voi probabilmente non saremmo riusciti a ottenere i finanziamenti per la 7, 8, 9 e 10 FREMM. Importantissimo il vostro supporto per la Legge navale. Grazie di cuore.
La Legge navale è stata un’impresa che ha impegnato la Marina tutta, notte e giorno. Ingegneri, operativi, esperti amministrativi, maestri della comunicazione, abbiamo dedicato tutti noi stessi a impedire la morte della flotta. Quando anche solo parlare di investimenti alla Difesa era un tabù, siamo riusciti non solo a confermare le 10 FREMM, ma soprattutto a dare vita a una famiglia di navi innovative che segneranno il futuro delle costruzioni navali anche a livello internazionale.
Economiche nella gestione, rispettose dell’ambiente, polivalenti, pienamente idonee all’alto mare, contribuiranno in maniera determinante alla sicurezza nazionale ed alla difesa degli interessi vitali.
In tutto lascio in eredità 16 navi maggiori e due unità minori. È un risultato di cui dobbiamo e soprattutto dovete andare fieri. Senza di voi, senza il vostro ingegno la vostra dedizione, integrità ed entusiasmo non saremmo riusciti in un’impresa di tale portata, sensazionale sotto tutti gli aspetti.
Voglio ricordare a tutti voi l’azione dei due Ministri della Difesa che ci hanno messo in condizione di raggiungere l’ambita meta. Il Ministro Mario Mauro e Roberta Pinotti. Senza la loro copertura politica non sarebbe stato possibile sviluppare la moltitudine di iniziative necessarie per giungere in poco più di un anno non solo al finanziamento, ma addirittura alla contrattualizzazione di tutte le navi volute dal Governo.
Strategico a tal fine, il ruolo del Capo del Settimo Reparto, l’ammiraglio Natale, del Terzo Reparto ammiraglio Credendino, dell’ammiraglio Berutti, dell’insuperabile ammiraglio Pacioni, dei nostri progettisti e di NAVARM, a partire dall’ammiraglio Bisceglia che con lucida determinazione ha condotto l’azione tecnico-amministrativa, nel cui ambito mi corre l’obbligo di sottolineare la coraggiosa lotta, da me pienamente condivisa, per assicurare alla Marina equipaggiamenti perfettamente rispondenti alle specifiche e congrui con le risorse pubbliche impegnate. Anche al costo di ritardare di mesi l’accettazione d’intere navi se non conformi in tutte le loro componenti ai requisiti della Marina, mantenendo la barra ferma e sicura nonostante i conseguenti scontri a volte duri e purtroppo troppo spesso senza quartiere.
Sono sicuro che tale rigorosa difesa dell’interesse pubblico non verrà meno anche in futuro.
Eppure mentre vi parlo delle nuove navi, e sapete quanto mi appassioni tale argomento, mi rendo conto che il mio lascito più importante è costituito dagli Ammiragli che ho contribuito a promuovere, che vi guideranno nei prossimi anni. Voi che siete la nostra gente, meritate Capi che siano all’altezza del vostro sacrificio quotidiano e del vostro grandissimo potenziale professionale e umano.
È difficile immaginare Capi migliori per la nostra Marina. Lo hanno dimostrato prima di tutto sul mare, nell’operazione Norman Atlantic, in Mare Nostrum, in Mare Sicuro, nel periplo intorno all’Africa, in Atalanta e nell’importantissima Operazione Sofia. Lo hanno dimostrato guidando la rivoluzione che ha trasformato la Marina, rendendola più moderna e sempre più integrata con la società civile e con il popolo, grazie alla sua nuova organizzazione, al recupero delle sue basi storiche alla rinnovata fiducia nelle sue capacità.
Il Comando logistico, la Squadra, il Comando scuole, gli Arsenali, l’Istituto idrografico, la Sanità marittima, il Commissariato e le Capitanerie, sono fra le colonne portanti della trasformazione della nuova Marina, affinchè si consolidi nel tempo.
Ma un riconoscimento particolare va anche al personale dello Stato Maggiore della Marina. Voi siete il vero motore della Marina. Senza di voi tutto si ferma. Silenziosi e operosi, mai elogiati a sufficienza. Grazie di cuore.
Non c’è settore della Marina che non sia stato investito dal rinnovamento.
Troppo lungo sarebbe l’elenco dei risultati che abbiamo conseguito insieme. Voi li conoscete benissimo. Dovete esserne orgogliosi perchè vostro è il merito.
Ma la nostra navigazione non è stata sempre calma. Sapete a cosa mi riferisco. Gli attacchi contro di me non meritano attenzione oggi. Soprattutto non la meritano i corvi e gli interessi occulti che hanno diffuso dossier anonimi per tentare di condizionare il futuro della Marina.
Ciò che invece voglio sottolineare con gratitudine e affetto è il sostegno morale che mi avete dato in questi mesi e che è stato determinante per non cedere, per non arrendermi.
Voglio inoltre condividere con voi il sentimento di gratitudine per il supporto morale del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio che ha avuto il coraggio di difendere pubblicamente la mia reputazione, all’apice della tempesta, quando altri hanno preferito defilarsi. Sono grato e orgoglioso per il suo coraggio e per la sua leadership.
Ma chi più di tutti mi ha dato forza e sostegno, non mi riferisco solo a questo ultimo scorcio di vita, è stata mia moglie Elisabetta e mio figlio Gabriele; senza di loro sarei stato perduto infinite volte.
Il loro amore è stato la mia salvezza, la mia consolazione e il porto sicuro da cui ripartire nei momenti più difficili e duri della mia vita. Grazie Elisabetta e grazie Gabriele; questa cerimonia, per quanto mi riguarda è dedicata a voi.
Lascio dunque la carica di Capo di Stato Maggiore ed il servizio attivo dopo 45 anni di Marina.
Non starò a dirvi che cosa si agita nel mio cuore in questo momento; non ce n’è bisogno. Voi lo capite da soli, perché avete gli stessi sentimenti che ho io, la stessa passione per il mare e per la Marina.
Io vi lascio, com’è giusto che sia, com’è nella legge della natura, ma sono certo che voi continuerete a operare con immutato impegno, con lo stesso slancio che avete sempre dimostrato, specialmente nei momenti difficili. Sono egualmente sicuro che, così come in passato abbiamo trovato insieme le soluzioni di problemi anche molto complessi, saprete in futuro portare a compimento con tenacia e con fermezza, soprattutto uniti, compatti, solidali, altri problemi non meno importanti e difficili che vi attendono, ma soprattutto ripeto con l’unità, la disciplina e la compattezza che è il segreto della forza della nostra Marina.
All’ammiraglio Girardelli, brillante e integerrimo ufficiale che io stimo incondizionatamente, e che mi succede oggi nell’incarico, l’augurio più affettuoso di ogni successo, certo che godrà del vostro generoso e convinto sostegno, affinchè possa guidarvi vittoriosi, per il bene della Marina e della Nazione.
In questo momento, che è per me di indicibile commozione, il mio saluto affettuoso e grato a voi tutti: Ufficiali, Sottufficiali , Graduati e Marinai, che sulle navi, nei reparti aerei, nei comandi, nelle capitanerie e negli stabilimenti di lavoro, donate la vostra opera quotidiana, con impegno ed entusiasmo; Funzionari, Tecnici, Impiegati, Operai, che della Marina siete parte integrante ed essenziale; Marinai di ogni grado in congedo, che della vita della nostra organizzazione partecipate con puntuale presenza e con rinnovato amore; fratelli della Marina Mercantile, a noi profondamente uniti sulle vie del mare, nei comuni ideali nazionali, insieme a voi mi inchino riverente nel ricordo di coloro che sono caduti in guerra ed in pace nell’adempimento del dovere.
Io vi lascio con l’animo di chi ha profondamente amato per tutta la vita il mare e la Marina, ma questo mio distacco è reso meno doloroso dalla certezza che la nostra Forza Armata è concretamente proiettata verso un futuro che le appartiene di diritto.
In questo spirito e con questo auspicio sono del pari sicuro che la Marina, in linea con le sue tradizioni di sempre, continuerà a trovare nella compattezza, nell’unità d’intenti e nel senso del dovere di tutta la sua gente, il cardine su cui poggiare l’azione quotidiana nel superiore interesse della Patria e delle sue libere Istituzioni.
Abbiate dunque fiducia nel vostro avvenire, fiducia nell’avvenire della Marina che è destinata – per forza di eventi, perché lo detta la geografia e la nostra storia millenaria – ad avere un ruolo sempre più determinante nella vita della Patria e del nostro mare.
Guardate perciò al futuro con la consapevolezza che avrete una funzione sempre più importante da svolgere per il nostro Paese.
E adesso addio miei cari Marinai, addio.
Che il vento e le onde vi siano favorevoli e che il Signore del Cielo e degli Abissi protegga sempre la nostra amata Marina, e la nostra gloriosa Bandiera.
Forza e Onore
Viva la Marina
Viva l’Italia !!”
Durante gli oltre tre anni di mandato dell’ammiraglio De Giorgi, la Marina Militare ha condotto numerose operazioni come l’operazione militare umanitaria Mare Nostrum, iniziata il 18 ottobre 2013, grazie alla quale sono state salvate più di 170.000 persone.
Dal 12 marzo 2015 è impegnata nell’Operazione Mare Sicuro, con il compito di svolgere attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo Centrale: oltre 172.000 i migranti recuperati dall’ inizio dell’operazione.
L’ammiraglio De Giorgi ha diretto l’operazione di soccorso al traghetto sinistrato Norman Atlantic, oggi riconosciuto e studiato come case study, grazie alla quale sono stati salvati 427 naufraghi e tre cani.
In questo periodo è stato introdotto il concetto “dual – use” dello strumento aero – navale, ovvero la capacità di impiegare prontamente le tecnologie e i mezzi della Marina Militare sia per scopi militari che civili.
Tutte le navi della Marina Militare sono pensate e progettate con elevate capacità di autosufficienza logistica, flessibilità d’impiego e possibilità di fornire supporti e servizi; questo conferisce loro una naturale capacità duale che si concretizza in diverse attività: supporto delle operazioni e interventi della Protezione Civile, supporto medico – sanitario attraverso l’uso delle camere iperbariche, supporto nella ricerca dei siti archeologici marini, monitoraggio e protezione della fauna e della flora marina, supporto per lo svolgimento di campagne scientifiche e raccolta di dati idro-oceanografici.
A ciò si aggiungono i compiti di salvaguardia della vita umana in mare, anche attraverso il concorso alle operazioni di ricerca e soccorso, le attività di supporto umanitario nei territori colpiti da calamità naturali, la sorveglianza per la prevenzione e il contrasto dell’inquinamento dell’ambiente marino, il concorso nella ricerca e salvaguardia dei beni archeologici in mare.
L’impegno della Marina per l’ambiente e il risparmio energetico è poi proseguito in questi anni con il progetto “Flotta Verde” per individuare un combustibile navale alternativo a quello di origine petrolifera, per aumentare la sicurezza energetica nazionale e ridurre le emissioni inquinanti.
Oggi la Marina Militare è la prima tra le Marine europee ad aver sperimentato con successo il “green diesel”, anche nel rivoluzionario progetto di ammodernamento della flotta navale, che, grazie all’uso del carburante bio, consentirà la riduzione delle emissioni nell’ambiente circostante.
Con le Leggi di Stabilità 2014 e 2015, nell’ambito del “Programma navale per la tutela delle capacità navali della Difesa” è stata assicurata la copertura finanziaria di circa la metà del fabbisogno per il rinnovamento della flotta in relazione alla quale è stata approvata la costruzione di 7 pattugliatori polivalenti d’altura – PPA, 1 unità anfibia multifunzionale tipo LHD, (Landing Helicopter Dock, cioè una nave portaelicotteri a bacino allagabile), 1 nave logistica/rifornitrice di squadra (LSS, Logistic Support Ship); 2 mezzi minori UNPAV (Unità Navali Polivalente ad Altissima Velocità) per il Gruppo Operativo Subacquei GOI del Comsubin.
Alla Marina Militare è affidato il controllo e la condotta delle operazioni navali nelle acque territoriali e internazionali per assicurare la difesa degli interessi vitali del Paese contro ogni possibile minaccia al nostro territorio, ai concittadini all’estero, alle linee commerciali di traffico marittimo; assicura il controllo e la sorveglianza marittima, la salvaguardia dalle minacce negli spazi marittimi internazionali fino al contrasto della pirateria in mare.
Opera a salvaguardia degli spazi euro-atlantici attraverso il contributo alla difesa collettiva della NATO, nella gestione delle crisi internazionali e concorre alla salvaguardia delle libere istituzioni, svolge compiti specifici in circostanze di calamità e in casi di straordinaria necessità e urgenza.
La Marina Militare è un’organizzazione dalle forti tradizioni, che punta sulla professionalità del personale e che investe nell’innovazione tecnologica dei mezzi che impiega, come sottolinea la stessa Forza Armata.
Articoli correlati:
Marina Militare, Capo di Stato Maggiore: avvicendamento tra l’amm Giuseppe De Giorgi e il collega Valter Girardelli (17 giugno 2016)
Il CaSMM amm De Giorgi in Paola Casoli il Blog
Fonte e foto: Marina Militare