Si è svolta il 10 giugno scorso, a Camp Villaggio Italia, nel Kosovo occidentale, la cerimonia di avvicendamento alla guida del Multinational Battle Group West (MNBG-W), l’unità multinazionale a guida italiana che opera nel settore ovest del Kosovo nell’ambito della missione NATO Kosovo Force (KFOR).
Gli uomini e le donne del 62° reggimento Fanteria Sicilia di Catania e del 232° reggimento Trasmissioni di Avellino sostituiscono i colleghi del 4° reggimento Carri di Persano e dell’11° reggimento Trasmissioni Leonessa di Civitavecchia, che rientrano in Patria dopo sei mesi di missione.
Il passaggio di responsabilità tra il colonnello Salvatore Alessandro Sarcià, comandante uscente, e il colonnello Giovanni Giagheddu è avvenuto alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Kosovo, S.E. Andreas Ferrarese, del Comandante di KFOR, generale Guglielmo Luigi Miglietta e del vicecomandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), generale Stefano Vito Salamida, oltre a numerose autorità civili, militari e religiose convenute per l’occasione.
Parole di apprezzamento per il significativo contributo fornito alla missione NATO da parte del MNBG-W sono state formulate dal generale Miglietta, a cui si è unito il colonnello Sarcià, comandante uscente, che ha voluto ringraziare i propri soldati per l’incessante lavoro svolto e i concreti risultati ottenuti sul campo.
I carristi del 4° reggimento Carri hanno condotto, durante il semestre di mandato, 785 pattuglie appiedate, 3.188 posti di osservazione e 1.594 pattuglie motorizzate, per un totale di circa 65.000 chilometri percorsi.
Il MNBG-W ha svolto, inoltre, numerosi progetti di cooperazione civile-militare volti a migliorare le condizioni di vita generali della popolazione locale, operando sempre nel pieno rispetto di ogni cultura, etnia, tradizione e credo religioso, sototlinea il comunicato del MNBG-W.
Il MNBG-W ha condotto oltre 200 meeting con le autorità governative e religiose locali e ha effettuato oltre 20 donazioni di materiale vario, tra cui abbigliamento sportivo, arredi scolastici e materiali didattici.
Tra i maggiori risultati ottenuti, ricordiamo il progetto relativo alla costruzione di una strada in un quartiere della municipalità di Peja/Pec abitato prevalentemente da cittadini di etnia RAE (Rom-Ashakli-Egiziani), il progetto relativo alla fornitura di dodici apparecchiature tecniche ARVA (apparecchiature rilevamento valanga) e attrezzature tecniche in favore della squadra di soccorso alpino della municipalità di Peja/Pec e la donazione di arredi ospedalieri forniti dall’Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord, a favore dei medical center delle municipalità di Istog/Istok e Junik.
I fanti del 62° Reggimento Fanteria Sicilia opereranno nell’ambito del MNBG-W in una compagine multinazionale composta da militari austriaci, moldavi e sloveni.
La bandiera di guerra del 62° reggimento Fanteria Sicilia, torna in Kosovo dopo circa 8 anni dall’ultima missione.
Infatti nel 2008 il 62° reggimento Fanteria Sicilia deteneva la leadership della Task Force Aquila, nell’ambito dell’Operazione Joint Enterprise.
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Fonte e foto: MNBG-W