Il Capo di stato maggiore dell’Esercito (CaSME), generale Danilo Errico, ha presenziato il 10 giugno scorso a Roma alla cerimonia di commemorazione del 183° anniversario del Corpo Sanitario dell’Esercito, istituito con Regio Decreto nel 1833.
Alla cerimonia, svoltasi nell’Aula Magna della Scuola Trasporti e Materiali dell’Esercito in Roma – Cecchignola, alla presenza della Bandiera di Guerra del Corpo Sanitario dell’Esercito e del Gonfalone della città di Roma Capitale, sono intervenuti il comandante logistico dell’Esercito, generale Adriano Vieceli, il comandante di Sanità e Veterinaria dell’Esercito, generale Mario Alberto Germani, oltre a numerose alte autorità militari, civili e religiose, ha fatto sapere con un comunicato stampa il Comadno Logistico dell’Esercito (COMLOG).
Dopo la resa degli onori al CaSME, l’evento ha avuto inizio con la proiezione di un breve filmato sull’evoluzione del servizio sanitario militare dalla sua costituzione fino ai giorni nostri, evidenziando il fondamentale contributo della Sanità Militare alle moderne operazioni di supporto alla pace (PSO).
La cerimonia è proseguita con la prolusione del comandante di Sanità e Veterinaria, cui ha fatto seguito la conferenza Sinergie tra Sanità Militare e Sanità Civile che ha visto, quali autorevoli relatori, il professor Eugenio Gaudio, Magnifico Rettore dell’Università Sapienza di Roma; la dottoressa Kyriakoula Petropulacos, direttore generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna; la dottoressa Ilde Coiro, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma, e il dottor Gian Luigi Taverna dell’Istituto clinico Humanitas IRCCS di Rozzano, in provincia di Milano.
Il gen Errico nel suo discorso ha sottolineato come “la sanità militare sia una risorsa preziosa che continua a garantire la sua assistenza e cura sanitaria a militari e civili in tutti i teatri di operazione esteri e sul territorio nazionale”.
“La sanità è una capacità cruciale nelle mani dei comandanti nella conduzione delle operazioni militari, specie in occasione di eventi calamitosi o altre emergenze”, ha inteso sottolineare il CaSME, che ha poi ricordato “le importanti collaborazioni istituzionali dell’Esercito con le università, che consentono di realizzare sinergie stabili con realtà sanitarie e scientifiche, di rilevanza nazionale, per la formazione dei medici e degli infermieri e la cura dei cittadini”.
La cerimonia si è conclusa con la consegna dei diplomi di specializzazione a 5 ufficiali medici e dei diplomi di laurea in scienze infermieristiche a 2 marescialli infermieri.
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Fonte e foto: COMLOG