Mag 13, 2016
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Marina, recupero relitto peschereccio migranti: aggancio avvenuto, ma attività sospesa

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20160513_Marina Militare_recupero peschereccio migranti (2)“Le operazioni di recupero del relitto del peschereccio inabissatosi lo scorso 18 aprile 2015 sono sospese a causa del peggioramento delle condizioni dello stato del mare nello Stretto di Sicilia, comunica oggi la Marina Militare, assicurando che “riprenderanno nei prossimi giorni con il migliorare delle condizioni meteo-marine al fine di permettere lo svolgimento delle stesse in piena sicurezza del personale e dei mezzi impiegati”.

Le operazioni per il recupero del peschereccio inabissatosi il 18 aprile 2015 nello Stretto di Sicilia sono iniziate lo scorso 27 aprile a cura del Ministero della Difesa, su indicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri (link articolo in calce).

Fino a oggi si sono svolte secondo la sequenza operativa.

20160513_Marina Militare_recupero peschereccio migranti (7)Il 9 maggio, alle 11 circa, il modulo, progettato e realizzato dalla ditta Impresub Diving and Marine Contractor, aveva iniziato la sua discesa verso il fondo del Mediterraneo. Nel tardo pomeriggio del giorno successivo, 10 maggio, aveva raggiunto il relitto. Da quel momento sono iniziate le operazioni di centramento del sistema.

Alle 18 dell’11 maggio il modulo di recupero ha agganciato il relitto a 370 metri di profondità e ha iniziato a sollevarlo dal fondo verso la superficie attraverso due strutture apposite installate a bordo della nave Ievoli Ivory.

Le operazioni finora condotte dalla Impresub, tramite un Remotely Operated Vehicle (ROV), hanno permesso di preparare il peschereccio al proprio sollevamento mediante alcuni interventi che hanno consentito di tagliare le sovrastrutture incompatibili con le procedure previste per il recupero. Inoltre, allo scopo di non perdere alcuna salma custodita nel relitto, sono stati chiusi tutti gli accessi e installate delle reti nella sua parte poppiera.

20160513_Marina Militare_recupero peschereccio migranti (6)Durante questa fase preliminare sono state recuperate, con il supporto del personale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, le prime due salme che erano all’interno del peschereccio e che sono ora conservate all’interno di un container a bordo di nave Tremiti.

Il coordinamento dell’intera operazione di recupero in mare è stato affidato alla Marina Militare che, oltre a garantire un’adeguata cornice di sicurezza, sta fornendo supporto logistico alle complesse attività subacquee in corso.

Il comandante delle operazioni in mare è contrammiraglio Paolo Pezzutti, comandante del Comando Subacquei e Incursori Teseo Tesei COMSUBIN, ed è imbarcato sulla nave di salvataggio Anteo.

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Fonte e foto: Marina Militare

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