Si è conclusa il 24 maggio scorso con il lancio dei paracadutisti la prima parte de “L’Esercito combatte” a Padova, in Piazza Prato della Valle, ha fatto sapere l’Esercito Italiano con un comunicato stampa del 24 maggio stesso.
La giornata intensa di eventi era iniziata nella mattinata ad Asiago, in provincia di Vicenza, con la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Sacrario Militare nell’ambito delle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra (link articolo in calce).
Ad accogliere e accompagnare il Capo dello Stato, oltre al ministro della Difesa, senatrice Roberta Pinotti, al generale Claudio Graziano, Capo di stato maggiore della Difesa, il generale Danilo Errico, Capo di stato maggiore dell’Esercito.
La visita si è svolta alla presenza di numerose autorità civili e militari e di una delle 11 delegazioni di studenti partite da tutta Italia (Caserta, Pordenone, Roma, Sassari, Messina, Udine, Gorizia, Livorno, Torino, Bologna, Lecce) nell’ambito dell’iniziativa “L’Esercito combatte”, che ha raggiunto i principali sacrari e cimiteri militari della Prima Guerra Mondiale (Pasubio, Pocol, Asiago, Monte Grappa, Montello, Fagarè, Oslavia, Caporetto, Redipuglia, Prosecco e Monte San Michele).
Dalle 14, in piazza Prato della Valle, si sono svolte le attività “Esercito e giovani” e “L’Esercito in piazza”, con la presenza di numerosi stand e mezzi dell’Esercito attualmente impiegati tra cui un elicottero A-129 Mangusta, un sistema lanciarazzi MLRS, una finta parete di roccia degli alpini, la palestra fitness dei paracadutisti, una blindo e un carro armato.
Il lancio di paracadutisti dell’Esercito, alle 17, ha tenuto tutta la piazza con il naso all’insù per ammirare la discesa della bandiera italiana con il nuovo marchio dell’Esercito e la neonata mascotte, Lupo Vittorio, fa sapere il comunicato.
È proprio questa mascotte la novità nazionale della manifestazione di Padova: Lupo Vittorio, un giovane allievo della scuola militare italiana che sogna di diventare un militare dell’Esercito Italiano perché questo, per lui, significa essere davvero utile agli altri, alla pari della Forza Armata che è una risorsa per il Paese, si legge nel comunicato.
Il gen Errico, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della manifestazione, ha sottolineato che “l’Esercito è l’espressione della collettività nazionale, un popolo in uniforme; le nuove tecnologie ci consentono di operare in un contesto diverso, siamo all’estero in quei Paesi dove c’è la necessità di ristabilire e ricostruire le istituzioni e l’unità”.
E poi ha concluso così: “Con il nostro mestiere ripetiamo quello che hanno fatto i nostri nonni con l’Italia, noi aiutiamo questi Paesi a ritrovare se stessi”.
La giornata di celebrazioni si è conclusa in serata con lo spettacolo al Teatro Verdi dal titolo “L’Esercito combatte: suoni e memorie della Grande Guerra”.
Il 25 maggio, infine, replica della giornata conclusiva in Prato della Valle.
Il progetto “L’Esercito combatte” è stato realizzato grazie alla collaborazione tra l’Esercito Italiano e il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca (MIUR), con l’obiettivo di far conoscere e far vedere da vicino ai giovani studenti i luoghi simbolo del conflitto al fine di diffondere la conoscenza storica e culturale della Grande Guerra.
Tra le iniziative de “L’Esercito Combatte” anche il concorso grafico “La Grande Guerra a colori” con l’obiettivo di stimolare i giovani a raccontare attraverso il disegno eventi o situazioni legate alle Grande Guerra. I lavori che perverranno saranno selezionati da una commissione composta da rappresentanti del MIUR e dell’Esercito e i vincitori saranno premiati con la pubblicazione dei lavori sul sito www.esercito.difesa.it in una pagina dedicata.
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Fonte e foto: Esercito Italiano