Dopo la donazione di vestiario e calzature per le donne libanesi avvenuta a metà aprile presso il Social Development Centre di Bint Jubail (link articolo in calce), l’associazione campana Ampio Raggio di Boscoreale, presieduta dal dottor Antonio Pio Autorino, militare dell’Esercito Italiano già in passato promotore di progetti in ambito umanitario in Libano, Kosovo e Afghanistan, è tornata a donare numerosi capi di abbigliamento e scarpe da donna al Centro Sviluppo Sociale di Tibnin, diretto dalla signora Leila Zahoui.
La donazione, avvenuta con i volontari dottoressa Ausilia Manzo ed Enza Cascone e le due studentesse in giurisprudenza Veronica Bonagura ed Elena Merolla, ha concretizzato la realizzazione di una missione umanitaria grazie al progetto Ponte della Solidarietà Italia-Libano, in cui Esercito Italiano e Associazione Ampio Raggio insieme lottano per sostenere le vittime della guerra, fa sapere Ampio Raggio con un comunicato stampa.
Tutto ha preso corpo, si apprende, con “l’impegno costante e il concreto lavoro del dottor Autorino che, determinato a voler esprimere e sperimentare il suo lato umano schierandosi dalla parte dei più deboli, ha deciso di concretizzare gli obiettivi prefissati con gesti semplici ma concisi, facendosi portavoce e promotore di un progetto di collaborazione e di sinergia che coinvolgesse più enti e associazioni.”
Scopo del progetto è stato quello di consegnare numerosi capi di abbigliamento e scarpe da donna da parte dello stesso presidente di Ampio Raggio insieme con il colonnello Sergio Conte, comandante del Gruppo Supporto di Aderenza del Sector West di UNIFIL, e al capitano Marco Greco, comandante della Compagnia comando e supporto logistico in Libano.
Presenti alla cerimonia il vicesindaco di Tibnin, Yousself Fawaz, il delegato del Ministero Affari Sociali e numerose autorità civili e militari.
“Il progetto Ponte di Solidarietà Italia-Libano ha goduto del merito e dell’onore di ricevere il patrocinio morale dalla Regione Campania, dal Comune di Scafati, dal CSV di Napoli, dall’Accademia Bonifaciana presieduta dal Cav. Dott. Sante De Angelis, dall’Associazione Nazionale Autieri d’Italia presieduta dal Ten.Gen.Vincenzo De Luca e dall’Associazione Nazionale Alpini presieduta da Sebastiano Favero”, fa sapere il comunicato dell’associazione Ampio Raggio.
L’associazione rende inoltre noto che sono state “numerose le collaborazioni di associazioni che hanno contribuito al successo del progetto, tra cui il lavoro di squadra dei soci fondatori dell’Associazione Ampio Raggio, il dott. Alfonso Cascone, Cav. dott. Eugenio Fortunato, Cav. dott. Bruno Zamboli, dott. Ciro Palma, la protezione civile gruppo Lucano presieduta dal dott. Giuseppe Priore, l’Associazione Senza Frontiere Onlus, presieduta dal rag. Ubaldo Florio e ancora, il Forum dei Giovani di Scafati, presieduto dal dott. Francesco Velardo. Determinante ancora una volta l’impegno della cellula CIMIC in Libano, comandata dal Ten col Marcello Nebiolo e dal magg. Vito Samarelli, nucleo che coordina attività tra civili e militari all’estero, e il contributo del Comando Operativo di Vertice Interforze.”
In conclusione, il comunicato sottolinea che “la sinergia tra il dovere morale dell’Associazione Ampio Raggio e la responsabilità civile dell’Esercito Italiano scaturisce da un unico comune denominatore: la valorizzazione e il rafforzamento del ruolo della donna nell’odierna società che, molto lentamente, sta iniziando a essere riscoperto anche nei paesi orientali a partire da una maggiore libertà di espressione attraverso anche l’adozione di stili d’abbigliamento femminile di stampo occidentale”.
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Fonte: Esterina Conte/Associazione Ampio Raggio
Foto: Associazione Ampio Raggio