È iniziato lunedì 18 aprile il trasferimento del Segretariato Generale della Difesa (Segredifesa) nella nuova struttura all’interno del sedime aeroportuale di Centocelle, fa sapere lo stesso organismo della Difesa in una nota stampa del 18 aprile.
Il provvedimento, si apprende, avviene nel quadro della riorganizzazione della Difesa prevista dal “Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa”.
Il primo ufficio che ha iniziato il trasferimento è stato quello del Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti, generale Carlo Magrassi, che, con il personale di stretta collaborazione, è stato il primo a raggiungere il moderno edificio di circa 40mila metri quadrati.
L’intera operazione si svolgerà in varie fasi e, nonostante la complessità del trasferimento, le articolazioni coinvolte saranno in grado di continuare a svolgere i propri compiti istituzionali, assicura la nota di SEGREDIFESA.
Questo trasferimento, che consentirà di riunire in un’unica sede anche le direzioni tecniche (TERRARM, NAVARM, ARMAEREO e TELEDIFE), attualmente ubicate in differenti edifici della Capitale, si inquadra tra le misure d’intervento per la trasformazione della Difesa delineate nel “Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa” e consentirà, grazie all’ottimizzazione delle risorse, maggiore efficienza dell’attività che il Segretariato svolge al servizio delle Forze Armate.
SEGREDIFESA è il massimo organismo tecnico-amministrativo della Difesa, le cui funzioni si riassumono nei seguenti aspetti preminenti, specifica la stessa nota stampa:
- funzioni di alta amministrazione riguardanti il personale, la gestione generale, i servizi e le infrastrutture;
- acquisizione di sistemi d’arma e di equipaggiamenti per le Forze Armate, sulla base dei requisiti dettati dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e in coerenza con le risorse assegnate, valorizzando, in tali acquisizioni, le capacità dell’industria nazionale della difesa, individuando efficaci forme di armonizzazione tra i requisiti espressi dalle Forze Armate e le capacità industriali disponibili, anche facendo ricorso a programmi di cooperazione internazionale;
- sostegno alla ricerca tecnologica in chiave duale e protezione delle capacità tecnologiche strategiche delle industrie della difesa situate sul territorio nazionale, a salvaguardia delle nicchie tecnologiche preziose per l’intero Sistema Paese.
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Fonte e foto: SEGREDIFESA