Lo Eurofighter Typhoon dell’Aeronautica Militare Italiana ha fatto la sua prima apparizione in una delle esercitazioni militari più conosciute al mondo, la serie Red Flag, che si è svolta la settimana scorsa, fa sapere lo stesso consorzio Eurofigthter GmbH con un comunicato stampa datato 10 marzo.
L’esercitazione Red Flag, che si tiene alla Nellis Air Force Base in Nevada, Stati Uniti, è un’esercitazione combat estremamente realistica che coinvolge i settori aria, spazio e cyber non solo degli States ma anche dei paesi alleati.
Sono in tutto 8 gli Eurofighter Typhoon italiani che vi hanno partecipato, provenienti dal 4° Stormo di Grosseto, dal 36° Stormo di Gioia del Colle, Bari, e dal 37° Stormo di Trapani: hanno fatto la loro prima apparizione alla base di Nellis sotto la guida del comandante del Reparto Autonomo di Volo (RAV), composto da 190 elementi dell’Aeronautica Militare provenienti prevalentemente dai Reparti operativi del Comando forze di combattimento di Milano, colonnello Marco Bertoli.
La base statunitense di Nellis, con un poligono per i test e il training (Test and Training Range, NTTR), rappresenta un’area di eccellenza per l’addestramento militare: nell’esercitazione appena conclusa sono stati simulati 1.900 possibili bersagli, minacce realistiche e forze nemiche che non possono essere replicate in nessun’altra parte al mondo, sottolinea il comunicato del consorzio Eurofighter.
Gli aerei, infatti, possono qui decollare due volte al giorno e restare in volo fino a cinque ore, con la possibilità dunque di effettuare un training di ottimo livello.
Responsabile dell’intera esercitazione è stato il 414° Combat Training Squadron dell’Air Force americana. In tutto l’impegno giornaliero ha fatto registrare un bilancio di circa 80 velivoli di diverse tipologie operative in operazioni aeree sia diurne che notturne per offrire ai piloti un addestramento dedicato e ha compreso una grande varietà di tipologie di missioni aeree. Oltre agli 8 Eurofighter italiani erano presenti alla RedFlag anche velivoli turchi (F16 e KC-135R) e una serie di velivoli americani quali F16, F15, C130H, MQ9, AT-38C, B-1B, B-52, KC-135, elicotteri dei Marines per compiti Combat-SAR (Search And Rescue) e truppe speciali di terra, fa sapere l’Aeronautica Militare Italiana dal suo sito istituzionale.
L’impegno degli Eurofighter italiani alla Red Flag, fa sapere il comunicato dell’azienda che ha sede in Germania, rappresenta solo uno di tutta una serie di impegni, per citare: il dispiegamento a Cipro di 6 Eurofighter Typhoon della RAF (Royal Air Force britannica); la Baltic Air Policing Mission, che vede coinvolte Germania Inghilterra, Italia e Spagna; l’attività negli Emirati Arabi per i Typhoon della RAF; il dispiegamento di 8 Typhoon della Germania in Alaska, in una Red Flag precedente.
In totale, sottolinea il comunicato del consorzio, sono più di 470 gli Eurofighter Typhoon consegnati e finora la flotta di sei diversi operatori internazionali ha accumulato più di 330mila ore di volo con livelli di affidabilità senza precedenti.
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Fonti: Aeronautica Militare; Eurofighter GmbH via Finmeccanica
Foto: Eurofighter Typhoon GmnbH via Finmeccanica