Nel primo giorno dell’apertura straordinaria in occasione delle Giornate di primavera del FAI, il 19 e 20 marzo (link articolo in calce), il Museo del Genio di Roma è stato visitato dal ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo (MIBACT), on Dario Franceschini.
L’Istituto storico e di cultura dell’Arma del Genio, aperto proprio per il progetto FAI Giornate di Primavera 2016 quest’anno alla sua 24esima edizione, ha meritato il pieno apprezzamento del Ministro.
Accompagnato dal presidente del FAI, il professor Andrea Carandini, e accolto dal generale Agostino Biancafarina, Comandante Militare della Capitale, il ministro Franceschini è stato accompagnato per una breve visita all’interno del prestigioso museo del quale ha potuto apprezzare l’unicità di alcuni cimeli, tanto da affermare che “se questo museo fosse stato in un’altra nazione europea, avrebbe avuto l’affluenza di un milione di turisti l’anno”.
A far da ciceroni al ministro Franceschini e al presidente Carandini, per l’occasione, sono stati il comandante dell’Arma del Genio, generale Pietro Tornabene, insieme al direttore dell’istituto, colonnello Giulio Milone: gli ufficiali hanno illustrato i reperti custoditi con curiosità e aneddoti, suscitando l’interesse dei presenti a volerne sapere ancora di più fino a promettere una seconda visita, più approfondita, dopo l’apertura ufficiale a giugno.
“Non ho mai visto nulla del genere e quello che ho visto qui non si trova in nessun’altra parte di Italia” ha detto il ministro Franceschini mentre passeggiava tra i corridoi del museo vedendo da vicino importanti testimonianze di ingegneria e architettura militare come il monoplano Bleriot IX, che volò in Libia nel 1911; i plastici che rievocano i luoghi di battaglie; i cimeli e le sale dedicate ai mezzi di comunicazione, insieme alle tantissime curiosità (come i ponti galleggianti, le teleferiche ecc.) che testimoniano l’evoluzione del Genio militare sempre in concorso della popolazione civile in occasione di pubbliche calamità e tutela del territorio.
La visita si è conclusa con la firma del Ministro sull’Albo d’Onore dell’Istituto storico e di cultura dell’Arma del Genio, a tangibile ricordo dell’interesse provato nel visitare un luogo così particolare.
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Fonte e foto: Esercito Italiano