I caschi blu italiani del Sector West di UNIFIL, impegnati nella missione Leonte 19, hanno preso parte all’esercitazione di evacuazione medica d’urgenza (CASEVAC) Angel Rescue 2016 – fa sapere un comunicato stampa dello stesso Sector West (SW) datato 22 febbraio – operando in perfetta sincronia con i contingenti finlandese e irlandese operanti nel medesimo settore.
L’esercitazione è proposta ciclicamente al fine di mantenere alto il livello di preparazione dei singoli contingenti in caso di reale evacuazione di caschi blu e il personale civile di UNIFIL, si apprende.
Nelle fasi della Angel Rescue sono stati impegnati numerosi assetti di UNIFIL, che in tali occasioni implementano e sincronizzano la coordinazione degli interventi nel rispetto dell’univoca procedura da attuare in caso di situazioni di grave emergenza medica operativa.
L’ipotesi da cui si è sviluppata l’azione, infatti, è stata quella dell’esplosione di un ordigno improvvisato nella zona di operazioni, cui è seguita la catena di allarme, intervento, messa in sicurezza dell’area ed evacuazione del personale colpito.
I caschi blu italiani hanno preso parte all’esercitazione con assetti dell’unità in Riserva di Settore (Sector Mobile Reserve – SMR) su base Nizza cavalleria (1°), con un team per la ricerca e individuazione degli esplosivi (IEDD) supportato da unità cinofile specializzate inserite nel Combat Support Battalion su base Reparto comando e supporti tattici Taurinense.
L’esercitazione si è conclusa con l’atterraggio dell’elicottero italiano AB-212 della Task Force Italair presso la base di Naqoura, dove, nello scenario esercitativo, il ferito più grave è stato immediatamente trasportato dopo il suo recupero presso l’aerea di atterraggio del contingente coreano, la più prossima alla zona dell’esplosione.
Articoli correlati:
Il reggimento Nizza Cavalleria (1°) in Paola Casoli il Blog
La CASEVAC in Paola Casoli il Blog
Il Sector West di UNIFIL in Paola Casoli il Blog
Fonte e foto: SW UNIFIL