“L’evoluzione della NATO e le prospettive future” è il titolo del convegno tenuto l’8 febbraio scorso a Castellanza, in provincia di Varese, nell’Aula Magna dell’Istituto universitario Carolina Albasio, dal comandante del NATO Rapid Deployable Corps – Italy (NRDC-ITA), generale Riccardo Marchiò.
Il convegno è stato organizzato dall’Associazione Amici della Valle Olona e della caserma Ugo Mara, realtà che si prefigge di mantenere e incrementare i rapporti di collaborazione con il comando di Solbiate Olona al fine di favorire il dialogo con gli abitanti del territorio, tradizionalmente molto legati alla caserma Mara che “da 15 anni costituisce un centro di eccellenza internazionale nell’ambito della pianificazione operativa orientata alla gestione di operazioni in aree di crisi a guida NATO o UE”, ha sottolineato l’organizzatore dell’incontro, Saverio Scarinci, presidente dell’associazione.
“L’ambiente multinazionale è il fattore chiave che ci permette di operare con successo” ha dichiarato il comandante, gen Marchiò, anticipando l’interesse del Canada a fornire personale militare da stanziare a NRDC-ITA.
“Il valore aggiunto che i militari delle 12 nazioni della Mara forniscono nel pianificare un’operazione militare – ha proseguito il comandante – è quello di porre in sistema tutte le implicazioni derivanti dal coinvolgimento di diversi attori, non solo militari, nell’attuale variegato contesto geopolitico internazionale”.
L’intervento del comandante di NRDC-ITA ha permesso di rivivere l’evoluzione della Nato attraverso i summit del nuovo millennio, assaporando il percorso storico che ha dato forma alla realtà contemporanea.
Dalla deterrenza alla minaccia, e alla sua diversa percezione, passando per il comprehensive approach e sfociando negli PMESII, i parametri che consentono di aprire lo sguardo sull’area dell’intervento militare tenendo conto anche dei fattori politici, economici, sociali, infrastrutturali: in questo modo il gen Marchiò ha guidato il pubblico attraverso gli ultimi vent’anni di storia della difesa atlantica, che si caratterizzano nella contemporaneità per la crescente attenzione agli attori cosiddetti non-statali.
A conclusione dell’intervento, il gen Marchiò ha condotto l’auditorio verso una proiezione nel futuro dell’Alleanza, con un riferimento al summit di Varsavia del 2016 e al delinearsi della necessità di un approfondimento dell’articolo 5 del Trattato Atlantico, quello imperniato sulla difesa collettiva.
NRDC-ITA è uno dei nove comandi alleati ad alto profilo operativo attualmente operanti. L’Italia ne è la nazione guida, e fornisce circa il 70% del personale tratto dall’Esercito, dalla Marina Militare, dall’Aeronautica Militare e dall’Arma dei Carabinieri.
L’evento di lunedì ha rappresentato un’occasione di confronto con la realtà socio-politica e universitaria della Valle Olona. Sempre più spesso, infatti, NRDC-ITA collabora a stretto contatto con le università, le istituzioni e il territorio della Valle Olona, per confermare e incrementare i rapporti sinergici che da sempre contraddistinguono il Comando NATO di Solbiate Olona.
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Fonte e foto: NRDC-ITA