“È preciso dovere delle autorità libanesi assicurare l’incolumità, la sicurezza e la libertà di movimento dei caschi blu” ha precisato il generale Luciano Portolano, Capo Missione e Comandante delle Forze UNIFIL nel Libano meridionale, ieri mattina, 19 novembre, nel corso del suo incontro a Beirut con il ministro della Difesa del Libano Samir Moqbel, il comandante delle Forze Armate Libanesi, generale Jean Kawagi, e il direttore dell’Intelligence libanese, generale Edmond Fadel.
L’Head of Mission ha condannato fermamente l’incidente avvenuto nei giorni scorsi nell’area di operazioni di UNIFIL, che ha ostacolato la libertà di movimento delle truppe ONU.
L’obiettivo principale delle operazioni di UNIFIL è quello di assicurare la calma e la stabilità nel Libano del sud congiuntamente alle Forze Armate Libanesi (LAF). La piena libertà di movimento di UNIFIL e la salvaguardia della sicurezza del proprio personale restano gli elementi imprescindibili per l’effettiva esecuzione dei compiti contenuti nel mandato della Risoluzione 1701.
Nell’ambito della discussione l’attenzione è stata rivolta in particolare alla situazione politica e di sicurezza nazionale. Nel corso dei vari incontri con i vertici di Beirut, il generale Portolano ha rinnovato alle autorità libanesi il proprio cordoglio e quello dei caschi blu di UNIFIL a seguito dell’attacco terroristico avvenuto nella capitale libanese lo scorso 12 novembre, in cui 46 persone sono rimaste uccise e oltre 240 ferite.
“Il nostro pensiero va alle vittime, ai loro familiari e alla gente del Libano” ha detto il generale, esprimendo poi il proprio “plauso e il pieno sostegno di UNIFIL al Governo libanese per il continuo sforzo nella lotta al terrorismo”.
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Fonte e foto: UNIFIL MPIO