In vista dell’esercitazione transfrontaliera italo-elvetica Odescalchi 2016, che si terrà dal 19 al 22 giugno del prossimo anno, si è svolta il 2 novembre scorso, nella sala riunioni dell’Hotel Coronado di Mendrisio, in Svizzera, una riunione di coordinamento tra la delegazione italiana, guidata dal Prefetto di Como, dottor Bruno Corda, e dal generale Tommaso Vitale, del Comando Forze di Difesa Interregionale Nord (COMFODINORD) di Padova, e quella svizzera, rappresentata dal Presidente del Consiglio Cantonale, Norman Gobbi, e dal generale Marco Cantieni, Comandante della Regione Militare Territoriale 3, per definire alcune importanti tematiche in vista dell’esercitazione congiunta che interesserà le aree di Chiasso e Como.
Tale evento esercitativo, fa sapere la nota stampa del COMFODINORD del 3 novembre scorso, si prefigge lo scopo di implementare la cooperazione con la Confederazione Elvetica e la Repubblica Italiana, nel campo della prevenzione dei rischi in caso di evento calamitoso, mediante l’impiego sul territorio delle rispettive strutture civili e militari, in aderenza alle normative nazionali che ne disciplinano le procedure d’impiego.
Ormai da tempo l’Esercito Italiano e le autorità elvetiche, a seguito di accordi tra le due nazioni, stanno ormai pianificando lo svolgimento di un’esercitazione di calamità naturale.
Lo scenario prefigurato vedrà il verificarsi di un incidente ferroviario lungo la linea Como-Chiasso, in prossimità del Monte Olimpino, e il conseguente intervento delle strutture civili e militari deputate a tale tipo di catastrofe transfrontaliera.
In tale contesto, l’Esercito, in concorso al sistema di Protezione Civile, fornirà per tale impegno esercitativo lo schieramento di assetti specialistici tra i quali, per citarne alcuni, aliquote del reggimento Genio ferrovieri di Bologna, del 2° reggimento Genio pontieri di Piacenza, del 7° reggimento Difesa NBC di Civitavecchia, di elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito (AVES), nonché dell’ospedale da campo del 1° reggimento di Manovra di Rivoli, Torino, effettuando le attività congiuntamente alla Protezione Civile e alle Forze Militari elvetiche.
La programmazione di questa attività si centra sulla particolare connotazione “dual use” della Forza Armata, che la caratterizza per la possibilità di intervento anche in supporto della collettività in territorio nazionale.
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Fonte e foto: COMFODINORD
