Compie due anni il Comando Forze di Difesa Interregionale-Nord (COMFODIN-NORD), con sede a Padova, che ha avuto origine il 1° ottobre 2013 dalla fusione del Comando Forze di Difesa (1°) di Vittorio Veneto e del Comando Militare Esercito Veneto di Padova. Da allora, fa sapere lo stesso COMFODI-NORD in un suo comunicato stampa, “è divenuto un punto di riferimento sia nell’ambito dell’organizzazione militare sia del tessuto cittadino”.
Ieri mattina, 5 ottobre, nella caserma Oreste Salomone di Padova, è stato celebrato il 2° anniversario della sua costituzione. Il COMFODI-NORD, retto dal generale Bruno Stano, ha la responsabilità di coordinare i concorsi, operativi e non, nella parte centro-settentrionale della Penisola. Si tratta di un’area pari a 152mila chilometri quadrati, che comprende dieci regioni amministrative e sessantadue province.
In virtù della propria funzione di coordinamento di tutte le unità della Forza Armata dislocate in questa ampia area di giurisdizione, il Comando è l’unico interlocutore diretto delle prefetture della zona, nel caso si renda necessario l’intervento dell’Esercito per particolari situazioni di emergenza.
Inoltre, dal COMFODI-NORD dipende la divisione Friuli con le sue tre brigate: Pozzuolo del Friuli, con sede a Gorizia; Ariete, con sede a Pordenone; Friuli, con sede a Bologna. Tutte unità fortemente impegnate sia in ambito nazionale che internazionale.
Nel corso del 2015 il COMFODI-NORD, oltre a coordinare i numerosi interventi degli artificieri di sette dei dodici reggimenti genio dell’Esercito nell’attività di bonifica del territorio da ordigni bellici inesplosi, continua a svolgere la propria incessante azione di comando e controllo sia per l’esposizione universale EXPO 2015, in corso a Milano, sia nell’ambito dell’operazione Strade Sicure.
Gli oltre 1.600 uomini impiegati, schierati in tredici città del centro-nord Italia, forniscono il proprio importante concorso alle Forze di Polizia nel pattugliamento delle città, nella vigilanza esterna a centri di accoglienza o a siti particolarmente sensibili tra i quali spicca, per l’importanza strategico-nazionale che riveste, il cantiere della TAV in Val Susa.
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Fonte e foto: COMFODI-NORD