Cominceranno alle 8 di domenica 11 ottobre le operazioni di brillamento dell’ordigno ritrovato sul greto del fiume Savena, in località Pian di Macina, frazione dell’abitato di Pianoro, in provincia di Bologna. Lo comunica il Comando Militare Esercito Emilia Romagna in un suo comunicato stampa di oggi, 9 ottobre.
L’ordigno, una bomba d’aereo del secondo conflitto mondiale del peso di 500 libbre e di fabbricazione americana, in buono stato di conservazione, ancora attivo e caricato con circa 125 chili di tritolo, è stato subito posto in sicurezza dagli artificieri dell’Esercito effettivi al reggimento Genio ferrovieri.
L’operazione, diretta e coordinata dalla Prefettura di Bologna, sarà complessa e delicata e vedrà il suo svolgimento in quattro fasi.
La prima prevede la rimozione della spoletta posteriore mediante impiego di un estrattore meccanico comandato a distanza; la seconda, il taglio dell’ordigno nella sua parte anteriore tramite l’impiego di un’attrezzatura portatile denominata “swordfish”, che opera con l’utilizzo di acqua ad altissima pressione miscelata con sabbia silicea; la terza fase, il brillamento in loco della porzione di ordigno tagliata e infine l’ultima fase, il trasporto e il successivo brillamento del corpo bomba privo di inneschi presso una cava viciniore.
Per garantire l’incolumità delle persone e delle infrastrutture circostanti, il Comune di Pianoro ha stabilito, con apposita ordinanza, l’evacuazione di circa 4.000 persone residenti nel raggio di 1.800 metri dal luogo del ritrovamento nonché l’interdizione, entro tale raggio, della circolazione veicolare e pedonale sino al termine delle operazioni.
L’esperienza degli specialisti dell’Esercito in forza al reggimento Genio ferrovieri Bologna è testimoniata dagli oltre 200 interventi svolti dall’inizio dell’anno nella propria area di competenza (Regione Marche, province di Bologna, Prato, Firenze e Arezzo).
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Fonte e foto: CME Emilia Romagna