Ieri, 3 agosto, il ministro della Difesa, senatrice Roberta Pinotti, accompagnato dal Capo di stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, è arrivato in Libano per una visita al Comando della missione UNIFIL e al Contingente italiano schierato nel sud del paese, si apprende dallo stesso Sector West.
Giunti a Naqoura, nel quartier generale di UNIFIL, il Ministro e il Capo di stato maggiore della Difesa, sono stati accolti dal generale Luciano Portolano che, in qualità di Capo Missione e Comandante delle Forze ONU nel Libano Meridionale, ha fatto il punto di situazione sullo stato di avanzamento della Risoluzione 1701, passando in rassegna le principali tematiche legate alla sicurezza e alla stabilità dell’area.
Nel corso dell’incontro il Ministro ha sottolineato come la missione UNIFIL continui a essere, sotto la guida italiana, un “modello operativo” vincente in grado di assicurare un periodo di stabilità senza precedenti nonostante il Libano sia stretto nella morsa di tensioni profonde e di pericolosi focolai che attraversano il Medio Oriente, tra cui le recenti tensioni nel Golan e la guerra civile in Siria.
La visita del Ministro è proseguita nel pomeriggio con un sorvolo in elicottero dell’area di operazione di UNIFIL lungo la Blue Line, che separa il Libano da Israele per un tratto di circa 120 chilometri dove si concentra lo sforzo principale degli oltre 10mila Caschi Blu nel garantire il pieno rispetto della risoluzione 1701.
Il ministro Pinotti ha incontrato nella base Millevoi di Shama gli uomini e le donne del Contingente Italiano che operano nel Sector West di UNIFIL, a guida brigata aeromobile Friuli, sotto il comando del generale Salvatore Cuoci, esprimendo loro parole di compiacimento per l’impegno profuso e i risultati conseguiti che incontrano il plauso incondizionato della popolazione locale e delle autorità libanesi, sottolinea il comunicato stampa.
Il viaggio del Ministro nel Libano del Sud si è concluso con la visita al sito archeologico della città di Tiro, oggetto di recenti interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza a cura della Coperazione Civile Militare Italiana (CIMIC), tesi alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio storico – culturale libanese.
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Fonte e foto: Sector west UNIFIL