Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, onorevole Paolo Gentiloni, è stato oggi, 14 luglio, a Naqoura, nel Libano Meridionale, in visita al quartier generale della missione UNIFIL, fa sapere il comunicato stampa della stessa missione Onu.
Accompagnati dall’ambasciatore italiano a Beirut, S.E. Massimo Marotti, il Ministro e la sua delegazione sono stati ricevuti dal generale Luciano Portolano, Capo Missione e Comandante delle Forze di UNIFIL, che, nel corso di un incontro ristretto, ha illustrato al titolare della Farnesina gli aspetti più significativi della missione, fornendo un aggiornamento sulla situazione operativa nel Libano del Sud.
Nel descrivere i progressi raggiunti nell’attuazione della risoluzione 1701, il generale Portolano ha voluto sottolineare come il periodo di sostanziale stabilità che sta interessando il Sud del Libano sia “il risultato della stretta cooperazione con le autorità governative e dello sforzo congiunto esercitato quotidianamente dalle Forze Armate Libanesi a fianco dei peackepeer di UNIFIL nel controllo dell’area di operazioni terrestre, segnatamente al monitoraggio della Blue Line, e di quella marittima, da parte della Maritime Task Force”.
Durante il colloquio sono stati inoltre discussi i principali temi connessi alla regione mediorientale, tra cui l’evoluzione della crisi siriana che negli ultimi mesi ha subito una forte accelerazione con inevitabili ripercussioni sulla sicurezza e sulla stabilità regionale e quindi sui relativi delicati equilibri geopolitici.
Il generale Portolano aveva già avuto occasione di parlare direttamente con il ministro Gentiloni delle tensioni nello scacchiere mediorientale in tempi recenti, quando, il 19 giugno scorso, aveva incontrato gli ambasciatori dei 5 paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza e quelli dei paesi contributori di peacekeeper alla missione ONU nel Libano Meridionale nell’ambito della XIII edizione della “Heads of Military Components Conference” al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York (link articolo in calce).
Confermando il ruolo dell’Italia a sostegno del processo di consolidamento della stabilità del Libano in sinergia con le istituzioni libanesi e le Nazioni Unite, il ministro Gentiloni ha ribadito il proprio appoggio alla missione UNIFIL che, sotto la guida italiana, continua ad assolvere efficacemente la sua importante funzione di stabilizzazione, prevenendo l’acuirsi delle tensioni nella regione e favorendo il dialogo tra le parti.
La visita è stata anche l’occasione per il Ministro e la sua delegazione di sorvolare in elicottero l’area di operazioni di UNIFIL lungo la Blue Line, la linea armistiziale a cavallo tra il Libano e Israele, vero focus della piena implementazione della risoluzione 1701.
Prima di lasciare il quartier generale di UNIFIL, il ministro degli Esteri ha portato il proprio saluto e quello dell’esecutivo agli uomini e alle donne del contingente italiano che operano sia presso Naqoura sia nel Settore Ovest di UNIFIL, attualmente a guida brigata aeromobile Friuli, con base a Shama, sotto il comando del generale Salvatore Cuoci.
Con quasi 1.100 caschi blu l’Italia rappresenta il secondo paese contributore, in termini di personale, alla missione UNIFIL, costituita complessivamente da oltre 10.000 militari provenienti da 39 nazioni e da circa 1.000 dipendenti civili.
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Fonte e foto: UNIFIL MPIO