Hanno prestato giuramento solenne di fedeltà alla Repubblica Italiana ieri, 8 maggio, nella caserma Oreste Salomone di Capua, 905 volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1), uomini e donne, del 17° reggimento addestramento volontari (RAV) Acqui e del 47° RAV Ferrara.
I giovani soldati hanno pronunciato il loro “Lo Giuro” intonando Il Canto degli Italiani sulle note dell’Inno di Mameli eseguito dalla Banda dell’Esercito, al cospetto della Bandiera di Guerra del 17° RAV Acqui decorata dell’Ordine Militare d’Italia, di una Medaglia d’Oro, tre d’Argento e una di Bronzo al Valor Militare.
Alla cerimonia hanno presenziato il sottosegretario di Stato alla Difesa onorevole Gioacchino Alfano, il Capo di stato maggiore dell’Esercito, generale Danilo Errico, la Medaglia d’Oro al Valor Militare caporalmaggiore capo Andrea Adorno, oltre alle autorità, civili, religiose e associazioni combattentistiche e d’arma nonché familiari e amici dei giurandi.
Nel corso della cerimonia, il sottosegretario Alfano ha insignito la Bandiera di Guerra del 17° RAV Acqui della Medaglia d’Oro al Merito conferita dalla Croce Rossa Italiana “in segno di viva riconoscenza e tangibile apprezzamento per la preziosa opera prestata in favore della costruzione dell’Unità d’Italia, partecipando alla Battaglia di Solferino e San Martino nel 1859, ma ancor di più per il tributo di sangue versato e le sofferenze patite che hanno ispirato il ginevrino Henry Durant alla fondazione della Croce Rossa”.
L’onorevole Alfano, rivolgendosi ai giurandi, ha sottolineato che “la componente umana delle forze armate deve essere sapientemente e accuratamente formata fin dall’inizio, fin dal primo accesso negli istituti di formazione, affinché possa tradursi in efficacia ed efficienza, in rendimento e capacità, in risultati concreti dello strumento militare”.
Il Capo di stato maggiore dell’Esercito (CaSME), gen Errico, si è così rivolto ai volontari: “l’Esercito, di cui entrate oggi a far parte a pieno titolo, è un’istituzione moderna, funzionale e in continua evoluzione, fondata su solide basi e custode di un patrimonio inestimabile di tradizioni e di valori che si è consolidato e rafforzato in oltre 150 anni di storia patria”; concludendo con un riferimento ai valori militari: “la vostra scelta sottende, esalta quegli aspetti che costituiscono i cardini della nostra ‘identità militare’, ovvero la disciplina, l’integrità morale e lo spirito di corpo”.
I volontari hanno acquisito, con la cerimonia del giuramento, lo status militare e sancito ufficialmente il loro ingresso nella famiglia dell’Esercito Italiano. Successivamente completeranno la formazione di base, per poi essere trasferiti nei reparti operativi della Forza Armata il territorio nazionale per il prosieguo del servizio.
La formazione di base svolta nei reggimenti addestrativi è volta principalmente a trasmettere e alimentare l’addestramento fisico, l’etica e la cultura militare ai giovani. La loro carriera militare in seguito si svilupperà con attività di specializzazione e di formazione avanzata necessari per affrontare con piena consapevolezza la complessità dei nuovi scenari operativi in continua evoluzione.
I volontari in ferma prefissata dell’Esercito Italiano in Paola Casoli il Blog
Fonte e foto: stato maggiore Esercito