A Tiro, Marjayoun, Bent Jbeyl e Hasbaya, nel Libano Meridionale, è stato condotto con successo un progetto di clown therapy a favore dei bambini delle fasce più vulnerabili.
Organizzata dalla UNIFIL CIMIC UNIT (United Nations Interim Forces in Lebanon – Civil Military Coordination), presso la quale opera personale del Multinaltional CIMIC Group di Motta di Livenza, in provincia di Treviso, e sostenuta dal generale Luciano Portolano, Head of Mission e Force Commander UNIFIL, l’iniziativa ha coinvolto circa 3.000 bambini – tra cui rifugiati siriani e bambini con speciali bisogni educativi – che hanno avuto la possibilità di sperimentare la clown therapy e beneficiare quindi dell’effetto terapeutico del sorriso.
L’attività si è svolta con 18 eventi programmati presso le scuole, gli ospedali, gli orfanotrofi e le organizzazioni non governative presenti nell’area di operazioni di UNIFIL, in stretta collaborazione con un team di cinque clown (quattro di nazionalità italiana e uno libanese) appartenente ad “All 4 Children”, organizzazione non governativa italiana che opera in tutto il mondo a favore delle persone più deboli e sofferenti.
Nel condividere appieno le finalità del progetto, il generale Portolano ha evidenziato l’utilità sociale di tali iniziative tese a supportare gli enti istituzionali libanesi nel sostegno alle fasce più vulnerabili della popolazione, nella giusta direzione quindi della piena attuazione della risoluzione 1701.
UNIFIL opera in un contesto molto delicato che dal 1978 a oggi è in continuo mutamento. Gli obiettivi della missione si sviluppano lungo tre direttrici: monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Libano e Israele, supporto alle Forze Armate Libanesi (LAF) dispiegate nel Libano del sud (teso a favorire lo sviluppo di un graduale miglioramento delle loro capacità di controllo della medesima area) e assistenza alla popolazione civile attraverso la realizzazione di progetti CIMIC.
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Fonte e foto: UNIFIL MPIO